Situazioni di disagio sociale e mancanza abitativa a Bologna: ecco i numeri


17 ottobre 2007

Sono usciti in questi giorni diversi dati riguardanti il fabbisogno abitativo di cui dovrebbe farsi carico il Comune di Bologna. Parliamo delle diverse graduatorie per l’affitto sociale e dei vari casi di disagio abitativo segnalati all’Amministrazione di Palazzo d’Accursio. Il quadro che ne esce dà un’idea abbastanza precisa della portata dell’emergenza casa in città. In tutti questi casi si tratta di persone e nuclei famigliari che si sono rivolte all’ente locale, sicuramente tanti altri saranno i cittadini che non si rivolgono al Comune, ma che comunque soffrono situazioni di disagio altrettanto gravi.
L’insieme dei numeri che pubblichiamo è consistente ed è chiaro a tutti quanto sia insufficiente la risposta che l’Amministrazione comunale riesce a mettere in campo assegnando complessivamente circa 400 alloggi pubblici all’anno.
Nella graduatoria aperta per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, approvata lo scorso 27 settembre risultano 5.461 domande valide.
Nella graduatoria aperta per l’assegnazione di alloggi a canone calmierato per situazioni economiche intermedie, approvata il 7 luglio 2007, gestita con un aggiornamento semestrale, risultano 1.928 domande valide.
Poiché i requisiti d’accesso per le due graduatorie sono in parte coincidenti è possibile ricavare il fabbisogno assoluto di domanda di alloggi pubblici a canone sociale ERP o a canone calmierato del Comune di Bologna con una domanda complessiva pari a 6.739 nuclei familiari per complessivi 15.379 abitanti.
In particolare nella graduatoria per gli alloggi a canone sociale ERP (5461 domande) si rilevano le seguenti posizioni:
- 102 nuclei familiari in condizione di sfratto per finita locazione e condizioni equiparate in esecuzione;
- 81 nuclei familiari in condizione di abitazione in alloggi impropri (cantine, autorimesse, depositi, uffici, magazzini, ecc..);
- 170 nuclei familiari in condizione di disagio abitativo, precisando che tale condizione sussiste qualora risulti una dimora in spazi e alloggi procurati a titolo precario da Servizi sociali e/o soggetti del terzo settore con preciso progetto dei Servizi sociali;
- 122 nuclei familiari in condizione di dimora in alloggi certificati antigienici;
- 108 nuclei familiari in condizione di dimora in alloggi inidonei in ragione di barriere architettoniche in relazione di condizioni certificate di invalidità ed handicap connesse a problematiche motorie;
- per 243 dei nuclei familiari indicati, sussiste uno stato sociale che prevede l’essere seguiti dai Servizi sociali essendo in condizione oggettiva di disagio abitativo e/o sfratto e/o antigienicità alloggio e/o abitazione in alloggio improprio.