Avete presente quel gioco di società chiamato telefono senza fili? Ogni partecipante deve sussurrare nell'orecchio del vicino di sinistra quel che il vicino di destra ha sussurrato nel suo. O almeno quel che crede di aver capito. Il risultato è che, quando l'ultimo della serie lo declama ad alta voce, si scopre invariabilmente che il messaggio iniziale era proprio diverso. E il divertimento consiste nello scoprire la valenza comica delle trasformazioni avvenute. Ad esempio da "La mamma è buona" si può passare a "La pappa è buona", "La pappa è vuota" e finire con "La pancia è vuota": enunciato in piena contraddizione con le premure alimentari di qualsiasi mamma.
Qualcosa del genere deve essere avvenuto nella catena che collega le parole di un intervistato a quelle apparse sulla carta stampata.
Il fatto.
Esiste un gruppo musicale che ha voluto chiamarsi "Spartito democratico". Il rimando è chiaro, no? Diciamo che si tratta chiaramente di paronomasia, ossia di richiamo con parole diverse alla sonorità delle parole di partenza. "Tessere o non tessere?" Può chiedersi amleticamente un operaio al telaio... Quando con sole ventisei lettere bisogna esprimere l'universo, basta un piccolo cambiamento per finire fuori strada; o anche per riprendere la strada giusta. Letto/detto, faccia/caccia, melodia/"me lo dia".
Nel gioco del telefono senza fili avvengono appunto queste cose. Ma non è quasi mai facile ricostruire con esattezza il percorso, in quanto ognuno è convinto - se non ha clamorosamente barato - di aver riferito correttamente quanto ha udito. Sul Corriere di Bologna del 3 ottobre 2007, viene presentata un'iniziativa – indetta per la sera stessa - presso la Casa della conoscenza a Casalecchio: una conferenza spettacolo per il secondo centenario della nascita di Garibaldi. Vi partecipa il gruppo musicale di cui sopra. Ma sul Corriere il nome si è trasformato in "Sparito democratico". Va da sé che siamo curiosi di sapere in quale punto della catena comunicativa è avvenuta la scomparsa di una T, con conseguente scarto di significato. Vista la documentazione degli organizzatori, che riporta la dicitura corretta, ci chiediamo:
a) se è tutta colpa del computer;
b) se il responsabile materiale della trascrizione stesse nel frattempo rispondendo al cellulare;
c) se nella redazione bolognese del Corriere c'è una talpa, e in caso affermativo, per conto di chi scava;
d) se prima di andare in stampa, la bozza non sia passata nelle mani di un finissimo analista politico il quale, con la semplice eliminazione di una T può aver pensato di mettere a fuoco una questione per la quale gli sarebbe occorso un lungo e meditato editoriale.
"Spartito democratico", inteso come gruppo, apprezzerebbe la soluzione d). In fondo è la stessa cosa che si è tentata di fare con l'aggiunta di una S.