Picchetto al parcheggio Tanari dei 14 lavoratori licenziati: bloccati i carri attrezzi


1 ottobre 2007

Questa mattina, alle 7, i 14 lavoratori del deposito comunale delle auto rimosse hanno deciso di bloccare l'accesso dei carri attrezzi al parcheggio Tanari, per protestare contro il loro licenziamento da parte della cooperativa L’Operosa (per effetto della scadenza dell'appalto di
gestione del servizio di deposito comunale stipulato con Atc).
Ai giornalisti hanno raccontato di essere stati cacciati dal posto di lavoro a mezzanotte, durante il cambio turno.
La Cooperativa l’Operosa ha gestito in appalto per ATC il parcheggio “Tanari” e la “Depositeria comunale Tanari” con un contratto d’appalto scaduto il 30 settembre scorso (con aggiudicazione di gara che decorreva dal 2002). Con questa motivazione, 14 operatori impiegati nel parcheggio e nella depositeria, hanno ricevuto, in prossimità della data di scadenza del contratto, la lettera di licenziamento con effetto dal 1 ottobre 2007.
La gestione del parcheggio “Tanari” sarà presumibilmente affidata ad un’altra ditta, per un periodo di proroga del servizio di soli tre mesi, sino a dicembre 2007, in attesa del perfezionamento della nuova gara di appalto;
I lavoratori in lotta rammentano che il Protocollo di Intesa tra il Comune di Bologna e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL in materia di appalti di lavori, forniture, servizi, siglato il24 novembre 2005, prevede “Nel caso di nuovi appalti di servizi già esternalizzati, le cui condizioni e modalità restino invariate, l’impegno da parte del nuovo aggiudicatario alla riassunzione del personale che già svolgeva l’attività, al fine di garantire la continuità di servizio con i medesimi parametri di qualità. Si precisa che qualora l’aggiudicatario risulti essere una impresa cooperativa, essa non potrà pretendere l’associamento dei lavoratori interessati al servizio”.
Gli stessi lavoratori, che erano stati ascoltati in una seduta della commissione consiliare “attività produttive” giovedì 27 settembre 2007, hanno mostrato inquietudine per il passaggio alla nuova ditta (la cooperativa Coopertone) che coprirà il servizio per tre mesi e che vorrebbe trasformare la condizione lavorativa dei 14 ex dipendenti Operosa da “tempi indeterminati” a precari per tre mesi. In più, La Coopertone ha cambiato le carte, rimangiandosi, al tavolo di trattativa quello che aveva promesso in Comune e, quindi, questa notta ha portato suo personale per sostituire i vecchi addetti.
Alla manifestazione-picchetto di questa mattina, sono stati presenti, prima il consigliere comunale Valerio Monteventi e poi il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Tiziano Loreti, che ha definito "scandaloso il silenzio assordante delle istituzioni, così come dell'Operosa e della Coopertone”.
"Chiediamo un tavolo di trattativa – ha spiegato Loreti - per arrivare alla loro assunzione a tempo indeterminato e con gli stessi diritti acquisiti prima del licenziamento".
Secondo il segretario del Prc, i manifestanti sono stati identificati dalla Polizia municipale e rischiano la denuncia "per blocco di pubblico servizio".
Dopo una prima parte della mattinata, carica di rabbia e angoscia da parte dei lavoratori, verso le 11 si è profilata una schiarita: si terrà infatti oggi pomeriggio alle 16 un incontro tra il Comune, i sindacati Cgil-Cisl-Uil e una delegazione di lavoratori.
Tutti gli ex dipendenti dell'Operosa si incontreranno a Palazzo d’Accursio verso le 15.