Action occupa le poste a Roma

Un'occupazione di protesta per i diritti degli immigrati quella svolta da Action, il movimento per il diritto all'abitare di Roma.
27 settembre 2007

Gli occupanti sono entrati negli uffici postali di piazza San Silvestro, per protestare contro "l'inadempienza delle Poste italiane alla convenzione firmata con il Governo, e in vigore dal 2006, relativa al rinnovo del permesso soggiorno".
In effetti nel corso dell'anno gli immigrati hanno avuto ben pochi vantaggi da questa convenzione, tanto da reputarla inutile. La richiesta del movimento è chiara: la sospensione della convenzione.

Spiegano gli attivisti riguardo la loro richiesta: " I motivi riguardano, innanzitutto, il mancato funzionamento del front office degli stranieri e poi il complessivo espletamento della pratica di rinnovo che resta bloccata per mesi. Per non parlare dei ricorsi: una raccomandata costa 30 euro".

"Oggi - prosegue Action - ci avevano assicurato un incontro, che poi non c'e' stato, con il ministero dell'Interno, con la Prefettura, la Questura e il Comune di Roma. Se non ci sara' entro domani, prenderemo provvedimenti".

E mentre salta l'incontro assicuratogli con il ministro dell'Interno, Prefettura, Questura e Comune di Roma, Fabio Rampelli, deputatio AN, responsabile dipartimento sicurezza della Federazione romana, esordisce contro la protesta additandola come " guerriglia urbana" e dichiarando inoltre: "Action continua a imperversare con le sue occupazioni e con atti di vera e propria guerriglia urbana, forte della copertura politica da parte di Veltroni. L'iniziativa di oggi alle Poste di San Silvestro si puó raffigurare come un'interruzione coatta di pubblico servizio. Questa volta a farne le spese sono stati, oltre agli utenti, soprattutto gli immigrati, lasciati allo sbando da un governo che nel momento in cui decide di smantellare la Fini-Bossi ha posto le premesse per il caos".

"Non conosco l'iniziativa, ma penso che bisogna superare una legge assurda sul rilascio dei permessi di soggiorno agli immigrati". Commenta così invece il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero del PRC.