Fermati cinque ragazzi responsabili di imbrattamento

Scritte fasciste a Monghidoro

L'indagine è partita dalla segnalazione di alcuni cittadini di scritte inneggianti al Ventennio. I responsabili hanno ammesso la loro "bravata".
24 settembre 2007

Quattro sedicenni e un diciannovenne bolognesi sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Monghidoro (Bologna) per imbrattamento aggravato e danneggiamento di edifici pubblici in concorso. L'indagine è scattata dopo le segnalazioni, partite da alcuni cittadini, di scritte inneggianti al periodo fascista sui muri della scuola media e dell'asilo di via Ramazzotto, nel comune situato sull'Appennino bolognese. Le frasi erano i soliti usurati slogan ''difendi il tricolore, cancella il disonore'', ''molti nemici, molto onore” “boia chi molla'', ''non abbiamo paura della galera, camicia nera'', ''verra' il nostro tempo camerati italiani''.
Convocati in caserma per essere sentiti, i giovani hanno ammesso le loro responsabilità. Secondo gli investigatori l'episodio andrebbe visto più come una bravata piuttosto che come rivendicazione di movimenti di estrema destra o gruppi di naziskin. Ora stanno accertando se i cinque si sono resi responsabili di un episodio analogo accaduto a Loiano, sempre sull'Appennino bolognese, il 23 agosto scorso quando scritte del medesimo tenore furono rinvenute sui muri della palestra comunale.