Il dibattito in corso all'interno della sinistra

Bifo: Agonie incrociate

Una riflessione di Franco Berardi su governo Prodi e giunta Cofferati, sinistra radicale e manifestazione del 20 ottobre.
19 settembre 2007

Bifo Franco Berardi L'agonia del governo Prodi vista da Bologna ha tinte fosche. Ma proprio qui potrebbe accadere qualcosa di interessante.
Il governo Prodi sta sviluppando una politica sociale antipopolare che neppure il più feroce dei governi di destra avrebbe osato perseguire: l'autunno si annuncia con aumenti generalizzati dei prezzi. I salari sono
bloccati, la scuola pubblica è nello sfacelo, gli insegnanti aggrediti pubblicamente, il contratto non rinnovato da due anni. La decontribuzione
delle ore straordinarie decisa dal centrosinistra equivale ad un attacco
all'occupazione giovanile e alla mano libera sull'orario di lavoro. Minacce
ai poveri, agli emarginati, ai migranti.
Quanto a lungo durerà l'agonia del governo Prodi? Bisogna continuare a dare ossigeno al governo che persegue una politica forcaiola tutta puntata
contro i lavoratori?
Chi ha convocato la manifestazione del 20 ottobre deve rispondere a questa domanda.
Metà di coloro che hanno votato per questo governo oggi non lo
rivoterebbe. Dunque cambiate direzione o andate via.
Ma per ora la manifestazione del 20 ottobre non riscalda né il cuore né le
menti, e non ci vuol molto a capire perché. Le forze che convocano questa
manifestazione sono parte del governo, e finora non hanno avuto il coraggio di far pesare la loro forza.
"Perché i partiti della sinistra ci chiamano in piazza il 20 ottobre se non
hanno il coraggio indispensabile della coerenza nella difesa degli
interessi dei lavoratori?" chiedono e dicono la maggior parte delle
persone, soprattutto dei giovani, e dei precari, che ho sentito parlare
dell'argomento.
Il rischio stavolta è quello di una sconfitta dalla quale nessuno si
risolleverà.
La FIOM, che ha avuto il coraggio di difendere gli interessi degli operai,
rischia di trovarsi isolata, e i partiti della sinistra si troveranno con
le spalle al muro, destinati, questa volta, ad una punizione elettorale di
tipo francese (fuori dal parlamento, per intenderci, e per sempre).
E' ancora possibile cambiare direzione?
A Bologna avremo presto la risposta.

L'agonia del governo Prodi si intreccia all'agonia della giunta Cofferati.
Colui che siede a Palazzo d'Accursio ha ormai scelto: i suoi alleati sono i
fascisti ed i razzisti.
Eppure questa giunta si regge sull'ambiguo appoggio dei verdi e di
rifondazione.
Se davanti all'ultima vigliaccata, la decisione di cancellare una delibera
che autorizzava la costruzione di una moschea, rifondazione e i verdi non
staccano la spina a questa maggioranza di codardi, allora capiremo tutti
che il 20 ottobre è una presa per il culo.
L'abbattimento della giunta razzista di Bologna (la sinistra ha i numeri
per farlo) è il segnale che tutti stanno aspettando. Solo allora il 20
ottobre diventerebbe una data interessante.