Il dibattito sulla campagna securitaria dei sindaci PD

I Giuristi Democratici bocciano la Tolleranza Zero

In un comunicato uscito in questi giorni, l'associazione dei giuristi di sinistra afferma che il contenuto del concetto di sicurezza ed i modi per ottenerla fanno la differenza tra destra e sinistra. E' qui che, invece, si stanno verificando cedimenti inaccettabili da parte della sinistra in generale, e dei Sindaci eletti da quello schieramento, in particolare.

10 settembre 2007 - Associazione Nazionale Giuristi Democratici

La recente, ridicola, se non fosse drammatica, ordinanza del Sindaco di Firenze contro i lavavetri e la ancora più recente richiesta dei Sindaci di Bologna e ancora di Firenze di attribuire poteri di polizia ai Sindaci, accompagnate dalle continue iniziative "securitarie" promosse dai Sindaci del Centro Sinistra, dimostrano ancora una volta come sia in atto un tentativo della sinistra di accreditarsi rispetto al concetto di sicurezza, normalmente ritenuto patrimonio della destra.
Ci pare necessario fare chiarezza su questo primo punto: l'istanza di sicurezza dei cittadini, di per sé, non è concetto né di destra, né di sinistra, ma esprime semplicemente la condivisibile richiesta di una vita possibilmente tranquilla; ciò che deve costituire la differenza tra destra e sinistra, invece, è il contenuto del concetto di sicurezza ed i modi per ottenerla.
Ed è qui che, invece, si stanno verificando cedimenti inaccettabili da parte della sinistra in generale, e dei Sindaci eletti da quello schieramento, in particolare.
E' recente la preoccupata dichiarazione, sul punto, del Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Torino, Caselli, che ha affermato 'le differenze politiche si stanno affievolendo. Si fa a gara nellŽappiattirsi sulle posizioni con venature populistiche, ad accantonare ad esempio la difesa dei diritti sociali nel nome supremo della sicurezza, ad assecondare le paure e le insicurezze della gente e le sue percezioni esasperate'.
E' profondamente errato cavalcare la difesa della sicurezza ad ogni costo, come strumento per acquisire consenso popolare, occorre ribadire con forza che, se siamo d'accordo che vi sia uno sforzo da parte dello Stato per garantire maggior sicurezza a tutti i cittadini, mai si potrà accettare che, per quella ragione e per quello scopo, si limitino le libertà individuali di alcuni cittadini, ovviamente i meno tutelati ed i meno abbienti.
L'ordinanza del Sindaco di Firenze è emblematica del suo scopo elettoralistico: per dimostrare che il Sindaco è in sintonia con quei cittadini che hanno subito aggressioni da parte di lavavetri, si arriva ad affermare che il mestiere di lavavetri è vietato sino al 31 ottobre 2007, con il che affermando implicitamente che, prima dell'ordinanza e dopo il 31/10, l'attività poteva e potrà essere liberamente svolta, senza necessità di licenza alcuna!
L'ordinanza, dunque, non può che essere stata emessa in un tentativo di captatio benevolentiae della pubblica opinione.
Comunque, a parte il discorso sulla veramente dubbia legittimità di quell'ordinanza, rispetto alla quale sarà possibile l'impugnazione avanti il TAR, ciò che ci preoccupa vivamente come Giuristi Democratici è la filosofia sottesa a questo tipo di provvedimenti; occorre un'inversione di tendenza, che vada incontro alle esigenze dei cittadini, senza porre in pericolo i diritti di nessuno e senza ricorrere a strumenti tanto inefficaci, quanto vessatori; ed in questo senso, crediamo che le forze della Sinistra debbano operare un serio esame di coscienza e riappropriarsi di quella difesa dei diritti sociali che dovrebbe costituire, come in passato, il loro fiore all'occhiello.

06/09/2007