All’interno del Festival No Dal Molin contro la costruzione della nuova base USA di Vicenza (dal 6 al 16 settembre, www.nodalmolin.it) si è tenuta domenica 9 settembre 2007 l’assemblea del Patto nazionale di Mutuo Soccorso, organismo che riunisce ben 122 realtà territoriali italiane che si battono per la difesa delle proprie comunità e dei propri territori, contro le grandi opere inutili e contro lo scempio delle risorse ambientali ed economiche. Realtà accomunate innanzitutto da una fortissima determinazione all’autodeterminazione e dalla forza dei tanti NO: NO TAV, NO dal Molin, NO Ponte, NO tangenziale, NO gassificatore, NO inceneritore, NO discarica, NO Coke, NO Mose, NO autostrada, NO rifiuti… Ma unite anche dalla ricerca dei possibili SI, cioè di nuovi modelli di organizzazione sociale, ancora tutti da definire. All’assemblea, molto partecipata, erano presenti numerose realtà aderenti al Patto, dalla Campania, al Veneto, alla Toscana, al Piemonte, alla Lombardia, all’Abruzzo, alle Marche, fino all’Alto Adige. Oltre agli aggiornamenti sullo stato delle mobilitazioni a livello locale, in molti hanno sottolineato l’esigenza di una totale autonomia organizzativa dei vari comitati, che pure si riconoscono nel Patto, definito come rete di comunità resistenti. Si è anche chiarita la piattaforma comune, che vede in primo luogo la necessità di ridefinire il concetto e le pratiche della democrazia, e di decidere chi decide sulle questioni vitali dei singoli territori, affrontando così l’ormai annosa questione della crisi della rappresentanza. E poi la battaglia sui beni comuni e sulle risorse non riproducibili, la battaglia contro la militarizzazione del territorio, contro le basi, contro lo scudo stellare, contro la guerra globale e permanente. Battaglie che, se le circostanze lo richiederanno, varcheranno volentieri i confini della legalità, in nome della legittimità dell’autodeterminazione…
Le prossime scadenze: da giovedì a sabato prossimi la mobilitazione continua No Dal Molin coinvolgerà gli studenti nel loro primo sciopero annuale. Si prevede, tra l’altro, di piantare 150 pini nell’area su cui dovrebbe sorgere la nuova base. Si è inoltre richiamata l’attenzione sull’esigenza di partecipazione alla mobilitazione nazionale, che sarà chiamata quando (e se) avranno inizio i lavori di costruzione della base.
Per il 13 ottobre a Napoli è prevista una iniziativa contro il megainceneritore di Acerra (un mostro ecologico che ha già provocato gravissimi danni alla salute della popolazione), e per la riscrittura del piano rifiuti per la Campania, a partire dalle richieste della comunità locale. A Verona è previsto un incontro tra tutti i comitati NO-TAV, in data 30 novembre. Infine si sta organizzando per il mese di dicembre una 3 giorni a livello europeo, per consolidare i rapporti con altre realtà europee, come ad esempio quelle in Polonia e nella Repubblica Ceca, che si battono contro le basi militari e contro lo scudo stellare.
Pubblichiamo di seguito il COMUNICATO STAMPA del Presidio Permanente
Vicenza, 9 settembre 2007
13, 14 e 15 SETTEMBRE: TRE GIORNI DI AZIONI DIRETTE
MUNICIPIO, CASERMA EDERLE E DAL MOLIN GLI OBIETTIVI
Presentate all’Assemblea del Patto di Mutuo Soccorso le
iniziative del prossimo fine settimana
Sono state presentate durante l’Assemblea nazionale del Patto di Mutuo Soccorso le tre manifest/azioni che concluderanno la settimana di mobilitazione contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza. Tre sono gli obiettivi individuati dai cittadini del Presidio Permanente:
il Consiglio Comunale, come luogo in cui è stata tradita la volontà di gran parte della comunità locale; la caserma Ederle, come simbolo delle politiche di guerra che, tra gli “effetti collaterali”, hanno i lutti e le distruzioni nei teatri di guerra e la militarizzazione e la devastazione dei territori che vengono utilizzati come avamposti d’attacco; l’aeroporto Dal Molin, in quanto luogo all’interno del quale si vuole realizzare il progetto contrastato nell’ultimo anno da tantissimi cittadini, vicentini e non.
Sarà, ancora una volta, la creatività il filo conduttore delle mobilitazioni del Presidio Permanente. Come è avvenuto in questi mesi, le iniziative organizzate saranno pubbliche e partecipate. Del resto il Festival No Dal Molin, che ha aperto i battenti il 6 settembre, ha dimostrato ancora una volta quanto ampio e trasversale è il movimento che si batte contro la costruzione della nuova base Usa.
Il 13 settembre sarà il giorno in cui sarà contestato, ancora una volta, il Sindaco di Vicenza; un Sindaco che non ha esitato e definire “barbari” i cittadini vicentini contrari alla realizzazione della base e che ha favorito in
tutti i modi i progetti statunitensi, ignorando la volontà della comunità locale. Dimostreremo che la Giunta vicentina è ormai isolata dalla città che non si riconosce più in quanti hanno trattato segretamente la realizzazione della nuova installazione militare.
L’appuntamento è fissato alle 16.30 di fronte a Palazzo Trissino, in C.so Palladio
Venerdì 14, invece, bloccheremo la caserma Ederle, centro logistico e gestionale delle forze statunitensi nei teatri di guerra. Loro vogliono militarizzare e devastare la nostra terra, noi vogliamo dimostrargli quanto difficile sarà operare nella nostra città, per rivendicare il diritto di poter destinare ad uso civile, per la collettività, spazi fisici importanti del nostro territorio oggi occupati da servitù militari.
Sabato 15 settembre sarà la volta dell’ultima, ma non meno importante, iniziativa. Inizieranno, infatti, i lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico all’interno dell’area del Dal Molin. Partiremo in corteo dall’area
del Festival alle 9.30 per andare a piantare decine di pini all’interno del Dal Molin dove l’Altrocomune intende realizzare la più grande area verde della città. Alla manifestazione si congiungerà anche il corteo studentesco
che partirà dal P.le della Stazione alle 9.30.