Anche AN, che è alleata di Cofferati sulla sicurezza, dice che le priorità sono altre dai graffiti


5 settembre 2007

Trovarsi più a destra di AN forse darà una certa soddisfazione al sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ma la corsa al più uno sulla sicurezza ormai deborda gli schieramenti politici che, su alcuni temi, si ritrovano ad essere sempre più simili.
Il dibattito in corso sulle campagne securitarie dei sindaci delle grandi città, vede oggi intervenire il parlamentare di Alleanza Nazionale e capogruppo al consiglio comunale di Bologna, Enzo Raisi: “Se si tratta di punire e reprimere i comportamenti contro le leggi, io sono d'accordo. Ma le
priorità di Bologna sono altre. La vera emergenza non sono certo i graffiti, ma la criminalità che dilaga. C'è un ordine di priorità e non mi pare che in cima alla lista ci siano i graffiti oppure i lavavetri o le lucciole, vale a dire i temi che hanno dominato il dibattito politico post-estivo bolognese.
La repressione va bene, una punizione forte mi sembra l'unico modo. Ma non bastano i proclami bisogna mettere in pratica i provvedimenti. Il controllo notturno dei muri cittadini spetterebbe ai vigili, ma ce ne sono abbastanza da mettere in campo senza lasciare scoperte le aree a rischio di Bologna?”
Intanto, a livello nazionale, Gianni Alemanno, ha dichiarato: “Nel piano sulla sicurezza tracciato nel vertice di ieri a palazzo Chigi, gli elementi interessanti ci sono. Se seguiranno proposte serie in Parlamento, saremo pronti a sostenerle. Tra gli elementi interessanti l'ipotesi di impiegare l'esercito nel Mezzogiorno contro la criminalità organizzata la possibilità di contrastare le scarcerazioni facili, la certezza della pena”.

Dice un vecchio proverbio bolognese: ormai siamo alla merda che si rivolta al badile.
Da qualsiasi parte ti giri... la dura realtà è questa.