Il nuovo "fronte della legalità" a Bologna

Lavavetri: “Il foglio di via è troppo poco, ci vuole il rimpatrio”

Coffferati e Mancuso fanno a gara a chi è più di destra. Un bel balletto tra sindaco e assessore. E Merola prende parte: “Il sindaco ha sempre ragione”.

29 agosto 2007

Cofferati Gulag Il destinatario naturale alla nuova delega alla sicurezza, lanciata ieri sera dal sindaco dal palcoscenico della Festa dell’Unità, sembra essere l'ex magistrato Libero Mancuso, che però su temi di appeal mediatico come prostitute e lavavetri ha mostrato di avere idee diverse dal primo cittadino, anche se, entrambi, sembra facciano a gara a chi si spinge più a destra.
Sui lavavetri, vicenda salita di nuovo alla ribalta dopo le decisioni repressive del sindaco di Firenze Dominici, Cofferati propone cose diverse da Mancuso: “Di fronte ad azioni contro le leggi ci sono due strade, di volta in volta praticabili. Una è il contrasto con relativa sanzione, compreso l'arresto, se previsto. La seconda è il rimpatrio se si tratta di persone irregolari. Il foglio di via, proposto dall’assessore Mancuso non va pensato come strumento ad hoc”.
Sui lavavetri, anche l’assessore Merola non la pensa come l’ex giudice: “Mancuso ha un'idea diversa dalla mia. Io sono un assessore del sindaco e la penso sempre come lui”.
Certo che a Palazzo d’Accursio si deve respirare un bel clima…