I caporedattori dei quotidiani intervistano il sindaco alla Festa dell’Unità di Bologna

Cofferati torna dalle vacanze e spaccia “legalina” a man bassa

Legalità, lotta ai grafittisti alla prostituzione e ai lavavetri, sgomberi a gogo, nessuna tolleranza ai centri sociali, “la sicurezza non è di destra né di sinistra”, per il primo incontro pubblico dopo il ritorno dalle ferie d’agosto, davanti al “suo pubblico”, il primo cittadino ha sciorinato tutti i pezzi forti del suo repertorio.

29 agosto 2007 - Roberto Gazzotti

LEGALINA L’hanno già chiamata una “dose di legalità” da cavallo, quella che il sindaco di Bologna, Sergio Gaetano Cofferati, ha “spacciato” ieri sera alla Festa dell’Unità, al suo ritorno dalle ferie. Anche il collarino che ormai porta da quasi un mese per ragioni di salute, ha creato un’ambientazione da “pastore tedesco” che abbaia e rincorre anche i fastidiosi “soggetti” che frequentano il suo territorio, tutto questo a difesa di un'umanità in cui i difetti sono esclusi dalla vita sociale e gli “imperfetti umani” vengono trattati da reietti.
Anche sotto il tendone del Parco Nord (chiamato “14 ottobre” in onore del nascituro Partito Democratico) abbiamo assistito all’ennesima distribuzione di “legalina”: questo composto biopolitico che porta a una sorta di assuefazione che si chiama “omologazione”.
La “legalina” è ormai diventata il primo farmaco offerto nei supermercati e distribuito gratuitamente nelle parrocchie, a Bologna è iniziata una sorta vaccinazione coatta che è partita dalla terza età e, giù a scendere, a tutte le altre classi sociali.
La “legalina” ha più effetti, sull'uomo non abituato a sostanze chimiche e su quello che ha assoluto bisogno di un partito o di una religione.

L’ASSESSORATO ALLA SICUREZZA
Cofferati è partito annunciando una possibile svolta nella gestione della
sicurezza da parte dell'amministrazione comunale. Il sindaco infatti, non ha escluso un passaggio di consegne della delega sulla sicurezza dalle sue mani a quelle di un assessore, nella sostanza ricreando dunque qualcosa di molto simile all'assessorato alla Sicurezza (quello del mitico Preziosa, vi ricordate?) smantellato all'inizio del mandato amministrativo che produsse la sollevazione del centro-destra. Ma oggi le cose sono cambiate: dopo il confronto iniziato con Alleanza Nazionale, le prospettive sono diverse.
“La delega della sicurezza oggi è in capo al sindaco”, premette Cofferati, “ma nella riorganizzazione dei compiti e delle deleghe assessorili a cui voglio mettere mano nelle prossime settimane, intendo riprendere in considerazione anche la gestione delle politiche per la sicurezza. Non è che me ne voglia liberare, anzi voglio continuare ad occuparmi di questo settore, ma non escludo che nella riorganizzazione delle funzioni interne ci possa essere anche questo tema che viene preso in considerazione come elemento per una composizione degli incarichi più efficace rispetto ad oggi".
Il passaggio, quindi, della delega sulla sicurezza ad uno dei suoi assessori secondo il primo cittadino potrebbe migliorare l'efficacia su questo tema. Candidato numero uno a questo incarico l’ex magistrato Libero Mancuso che, in queste settimane, si è dato molto da fare ad esternare “cupe proposte”: dalle zonizzazione a rotazione della prostituzione ai fogli di via per i lavavetri, dalle “denunce e multe adeguate” contro gli imbrattatori di muri alla sottoscrizione dell’ordinanza di sgombero di Crash.

LO SGOMBERO DI CRASH
red-girls-street-parade Sgomberi come quello del capannone di via Zanardi, occupato da Crash, e sgomberato la scorsa settimana, sono per il sindaco: "azioni necessarie nell'interesse di tutta la comunita'".
Cofferati, ha ribadito che “quello spazio ci serve per il nostro archivio,
in vista dell’apertura della nuova sede comunale all'ex mercato ortofrutticolo.
Piu in generale, sul tema degli sgomberi, in una parte della sinistra, c'è una morale e una doppia legge, in base alla quale quelli che sono poveri sono legittimati a non rispettare la legge".
Sulle politiche nei confronti dei centri sociali, Cofferati ha criticato aspramente il comportamento tenuto dall’amministrazione Guazzaloca: “Semplicemente, per non avere contrasti, ha, addirittura accettato che il rave party si concludesse in Piazza Maggiore. A questa logica io non ci sono mai stato e mai ci starò”.

LA NUOVA LEGALITA': AZIONI REPRESSIVE DALLA PROSSIMA SETTIMANA CONTRO I GRAFFITISTI
Il nuovo fronte della legalità bolognese sarà la lotta contro i graffiti, “quegli scarabocchi per niente artistici che vedo sui muri della città. I muri imbrattati mi danno fastidio, per questo, la prossima settimana, annunceremo un piano di intervento per cancellare i graffiti. A partire dai muri dei palazzi di proprietà comunale, per poi incentivare i privati cittadini a segnalare gli scarabocchi che, in gran parte, non hanno nessuna vocazione artistica e aprire così la strada a vere e proprie azioni repressive delle forze dell'ordine”.

E, a queste parole, la platea della sala 14 Ottobre, riserva al “Rudolph Giuliani” di casa nostra un lungo applauso.
Il nuovo fronte della sicurezza ha avuto via libera dal Parco Nord.