Il tutto era partito da un acceso diverbio, avvenuto in una pizzeria situata nei pressi della stazione di Bologna, tra un pizzaiolo di origine iraniana e un ragazzo tunisino di 16 anni in vacanza a Bologna.
Erano le 2 e 30 della notte tra il 23 e il 24 agosto, gli agenti della Polfer decidono di intervenire nel piazzale della stazione per bloccare la rissa che stava prendendo corpo tra i due.
Il ragazzo tunisino viene fermato e, senza essere denunciato, viene portato alla Casa di Accoglienza per minorenni “Il Ponte”, per passare la notte (se avesse fatto qualcosa di grave sarebbe stato trasferito al carcere minorile del Pratello).
La mattina del giorno dopo, alle 8 e 30, il ragazzo dice di star male. Viene portato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola dove gli viene riscontrata la lesione di un timpano.
Il medico che lo visita, nel referto, scrive che la lesione non se la può essere provocata da solo; senza dubbio proviene da un colpo dato con violenza, da uno schiaffone o da una botta.
“Chi ti ha conciato in questo modo?”, domanda il sanitario.
“Ho litigato con un pizzaiolo, ma non è stato lui. E’ stata la polizia”, risponde il ragazzo.
Gli atti del referto sono stati trasmessi d’ufficio alla Procura della Repubblica.