A febbraio fu arrestato dai suoi stessi colleghi. Ricoverato per un malore in ospedale, i medici avevano rilevato che faceva assunzione di cocaina. Da qui la scoperta successiva: aveva sottratto la droga dai locali della questura, dov'era custodita come prova di reato. Oggi è stato rinviato a giudizio con l'accusa di peculato e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Al momento dell'arresto aveva ammesso la sottrazione della cocaina. Per uso personale, disse. Per forza doveva finire in ospedale: un "uso personale" da 1,476 kg non è vizio con cui scherzare...