Botta e risposta dopo la visita del leader di AN

Piazza Grande risponde a Fini

Il presidente di AN dichiara: "via gli extracomunitari e i barboni da Bologna". Sdegnata la replica: "non é così che si risolvono i problemi dell'emarginazione".
11 luglio 2007

La redazione di Piazza Grande ha deciso di rispondere con forza e chiarezza alle dichiarazioni rilasciate da Gianfranco Fini. Il leaderdi Alleanza Nazionale, dopo la sua visita del 9 luglio alle zone di Bologna note per il loro “degrado”, aveva infatti affermato: “Dobbiamo cacciare da Bologna tutti coloro che non hanno il diritto di starci: gli extracomunitari, gli sbandati, i senza tetto, i senza fissa dimora, i pluripregiudicati, gli ubriaconi abituali e dare il foglio di via a queste persone e mandarle nei loro luoghi di residenza”.
Queste parole, pronunciate con tono vigoroso, hanno suscitato una fortissima disapprovazione da parte di chi invece persegue da sempre una politica di integrazione nei confronti delle fasce più deboli ed emarginate. “Fini ha tirato fuori dal cilindro la sua soluzione per il problema più discusso di Bologna: idranti e foglio di via, e di punkabbestia, barboni, immigrati vari non resterà neanche l´odore.” Così ha risposto la redazione di Piazza grande in un comunicato on line. “Le parole del Presidente di Alleanza Nazionale gettano benzina sul fuoco dell´intolleranza e della diffidenza verso la marginalità sociale. E in questo momento alzare la tensione non è una scelta utile né responsabile. Dichiarare che queste forme di conflitto sociale sono affrontabili solo con idranti e fogli di via è irrispettoso nei confronti delle vittime dell'invettiva di Fini, ma anche per tutte le associazioni, le cooperative sociali, i gruppi spontanei di cittadini che da anni si adoperano per il recupero delle persone in stato di disagio e lavorano per la conoscenza dei fenomeni della nuova povertà, della vita di strada e dell´immigrazione”. La loro critica si sofferma in particolare sull’uso e abuso dei cosidetti “fogli di via”, che dovrebbero essere utilizzati solo in casi eccezionali contro i criminali e non contro i deboli. “Dietro ogni foglio di via c´è una persona con un vissuto più o meno doloroso. Chi amministra una città può decidere se è preferibile sbarazzarsene o fare in modo che diventi una risorsa per la comunità.”
La redazione di Piazza Grande si augura che le parole di Fini restino inascoltate e cadano totalmente nel vuoto, in una prospettiva di lotta contro l’emarginazione e l’intolleranza, e chiunque fondi la sua vita su questi principi, non potrà che trovarsi d’accordo.