Al Centro Sportivo Salvador Allende, a Casalecchio di Reno

Iniziano oggi i Mondiali Antirazzisti

Questa manifestazione è cresciuta in contenuti ed in partecipazione anno dopo anno. Sin dalla prima edizione a Monte Fiorino (dove rimase per 3 anni), per arrivare ai 7 anni di Montecchio, il Progetto Ultrà ha messo assieme tanti "ammalati" di tifo e molte aggregazioni di tifosi preoccupati per la deriva razzista, imprenditoriale e fuori dalla cultura popolare, verso cui stava andando il calcio e tutto ciò che gli ruotava attorno, compreso il tifo.
11 luglio 2007

Mondiali antirazzisti I Mondiali Antirazzisti quest’anno hanno traslocato e approdano a Casalecchio. Dopo 10 anni bellissimi a Montefiorino e Montecchio si sono spostati al Centro Sportivo Salvador Allende sulle rive del Reno. Ma senza spostare la loro attenzione dai problemi quotidiani dell'esclusione, della discriminazione e del razzismo. In questi anni tanti progetti di solidarietà sono cresciuti anche grazie ai Mondiali Antirazzisti. Purtroppo però si dovuto assistere, per esempio in Italia, ad una legge repressiva, l’Amato-Melandri, contro la cultura popolare del tifo, alla legge Bossi-Fini e alla proposta Amato-Ferrero contro l'immigrazione. Si è dovuto assistere alla mania della videosorveglianza, alla caccia mediatica ai clandestini, a campi nomadi dati alle fiamme. Si è dovuto assistere alla vergogna dei migranti annegati in mare.
Vogliamo vivere in libertà, come uomini e donne, indipendentemente dal passaporto!
Rivendichiamo la nostra dignità indipendentemente dal PIL!
D’altronde non c'è solo la discriminazione che viene dall'alto. Spesso noi stessi che chiediamo rispetto non siamo abbastanza rispettosi. La campagna della rete FARE contro l'omofobia e contro il sessismo ci fa capire quanti atteggiamenti nostri, quanti cori, quante “battute” sono ancora da cambiare. Anche oggi, qui, durante i Mondiali Antirazzisti. Vogliamo fare un passo in questa direzione con una festa un po' diversa.
I Mondiali Antirazzisti si giochiamo altre regole: il torneo è “non competitivo”.
Semifinali e finale non saranno giocate come partite, ma solo ai rigori. E’ tutto un gioco, la vittoria non è importante. Che i Mondiali Antirazzisti siano una festa per tutte le squadre, non solo per chi arriva in finale!
Si gioca con palloni certificati dal commercio ‘equo e solidale’, cuciti cioè senza sfruttamento del lavoro minorile.
Partecipano 204 squadre per il calcetto, di cui 2/3 miste fra donne e uomini, ragazze e ragazzi. Più quelle del basket, del cricket, della pallavolo. Sono presenti persone da 50 paesi!
Nel tendone della Piazza Antirazzista troverete esposto il materiale che le squadre portano per informare sulle rispettive attività sociali e vi saranno organizzati incontri dibattito e mostre. Altre attività culturali si svolgono nella tenda UISP, nel Bar Fusion e nel Resistance Space. Per le proiezioni di film ci sarà lo spazio del cinema notturno open-air su un campo da calcio!
Per venerdì pomeriggio è indetto, anche quest’anno, una football:pause! per sottolineare che questo non è solo un evento sportivo.
I Mondiali Antirazzisti rimangono una festa non-commerciale.
Gli incassi dei Tornei, campeggio e concerti sono gratuiti. Gli incassi dei bar e dei ristoranti servono unicamente per tenere in vita i Mondiali Antirazzisti!
I Mondiali Antirazzisti sono anche una ecofesta, favorendo la riduzione ed il riciclaggio dei rifiuti. I nostri bar e ristoranti distribuiranno pasti e bevande esclusivamente su piatti, bicchieri e posate di materiale al 100% organico e quindi biodegradabile. Saranno installate alcune isole ecologiche composte da contenitori per la raccolta differenziata di questi rifiuti organici, ma anche per vetro/lattine, plastica e carta.
Per un mondo senza inutile aggressività e senza frontiere, lottando in allegria!

info: http://www.mondialiantirazzisti.org/