Campagne securitarie: Bologna come Beirut?

Ieri Fini proponeva gli idranti e la bonifica, oggi Cofferati dice: "con An prosegue il confronto"

Ieri il tour antidegrado nella cittadella universitaria del presidente di Alleanza Nazionale. Questa mattina, il primo incontro tra il capo di Gabinetto del sindaco, Berardino Cocchianella, e il comandante dei vigili Romano Mignani con gli esponenti di AN a Palazzo d’Accursio.
10 luglio 2007

Fini Piazza Verdi 2 “La città è una giungla, serve un’operazione di bonifica. So di usare un termine forte, ma lo faccio a ragion veduta. Fuori gli sbandati, i senza fissa dimora, i punkabbestia e chi non ha un reddito certo. Bologna andrebbe ripulita con gli idranti e ci vogliono i fogli di via per gli indesiderati, che se netornino da dove sono venuti. Non si tratta di fare una politica di destra, ma una politica civile”.
Quando uno è fascista dentro, verrebbe da dire, questo suo sentimento, nei momenti giusti torna fuori, anche se da tempo ha indossato il doppio petto.
Ieri sicuramente, per il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, nel suo tour antidegrado in Piazza Verdi era uno di quei momenti giusti. Se Storace avesse aspettato una settimana, ascoltando quelle parole, forse non se ne sarebbe andato.
Chi, invece, pur ascoltando quelle parole, non ha lasciato trasparire dubbi sulla strada intrapresa è il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati.
Questa mattina, dopo il primo incontro tra anche il suo capo di Gabinetto Berardino Cocchianella e il comandante dei vigili Romano Mignani con gli esponenti di AN a Palazzo d’Accursio, il primo cittadino ha esternato: “Con An va bene, prosegue il confronto, abbiamo deciso gli approfondimenti tecnici del caso. Con AN discutiamo di politiche per la sicurezza, di tutto ciò che sta sotto questo grande titolo, ci sono tanti argomenti diversi. Penso che il tema della sicurezza debba essere un tema di tutti. Le persone che vivono in una comunità hanno bisogno di sentirsi sicure, poi ciò che determina insicurezza sono cose a volte diversissime tra loro, dall'incertezza sulla propria prospettiva di vita, sia per i giovani che per gli anziani, dalle condizioni di contesto nelle quali le persone vivono, oppure direttamente i rischi relativi all'incolumità o alla proprietà. Una gamma insomma molto vasta di questioni”.
Rispetto alle dichiarazioni rilasciate ieri dal leader di An, Gianfranco Fini, in materia di sicurezza sotto le Due Torri, Cofferati si è limitato a sottolineare: “sia sul piano delle analisi, sia su quello delle proposte mi aspettavo qualcosa di più impegnato”.
Poi, il sindaco ha ribadito: “la sicurezza deve essere un tema di tutti e credo che faccia bene alla comunità e all'interesse generale se si cercano soluzioni largamente condivise, senza cambiare i ruoli di chi è in maggioranza e di chi è all'opposizione. Nessuna preclusione su nulla ”.
Anche Alleanza nazionale, attraverso le parole di Galeazzo Bignami, ha tracciato un bilancio positivo sul primo vertice tenuto oggi con Cofferati.
“La proposta degli idranti? Non l'abbiamo dimenticata - spiega Bignami - è tra quelle che non abbiamo presentato per non compromettere il confronto, esattamente come l'assessorato alla sicurezza. E, la reazione che c'è stata alle parole di Fini lo dimostra. Ma se Cofferati ce li propone siamo contenti”.
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