Il Comune di Bologna dota i vigili di un furgone "cellulare" per i fermati


6 luglio 2007

Aspettando le bombolette di spray urticante e i manganelli allungabili e, forse, il giubbotto antiproiettile e un apparecchio agli ultrasuoni per neutralizzare i cani che hanno cattive intenzioni, il Comune di Bologna ha acquistato per poco meno di 23 mila euro, da un'azienda del parmense, un "cellulare" di sicurezza per il trasporto dei fermati.
Nell'atto della Giunta Comunale si legge: "è indispensabile garantire l'incolumità degli agenti sia dal punto di vista della pericolosità di alcuni soggetti, sia da un punto di vista igienico-saniatario". Il furgone “acchiappa-delinqui” sarà a disposizione a fine estate; “vedremo se sarà opportuno acquistarne altri”, ha spiega il comandante della Polizia Municipale Romano Mignani.
In via Ferrari, nella sede dei vigili urbani, sono pronte anche le “camere di sicurezza” per le persone fermate, sono state allestite con una spesa di 60 mila euro.
Tra gli acquisti per la Polizia municipale spiccano pure le nuove divise con scarponi anfibi (100 mila euro), le nuove
radio digitali (245 mila euro) e i corsi anche per l'uso della pistola (80 mila).
Il Comune di Bologna, nel 2007, investe per la sicurezza, in tutto, tre milioni e 258 mila euro.
L'assessore al Bilancio, Paola Bottoni, ha fornito questa somma, distinguendo tra spese per la Polizia municipale (870 mila euro) e quelle per le politiche della sicurezza propriamente dette: 2,388 milioni di euro.
Per le telecamere della videosorveglianza Palazzo d'Accursio ha speso quest'anno 300 mila euro, poco più che per gli assistenti civici (250 mila euro). Per gli sportelli sicurezza dei quartieri sono stati spesi nel 2007 29 mila euro.
Si parla già di “regole di ingaggio” per i compiti che i vigili urbani devono svolgere, insomma la Bologna che Cofferati sta delineando, sembrerebbe assomigliare sempre più a Beirut… il problema è che qualcuno comincia a crederci.