Troppi gli orrori che in suo nome si sono consumati sul territorio italiano. Troppe le stragi che recano la sua firma. La mafia è forse una delle piaghe sociali piu' gravi del nostro tempo. Forse la peggiore.
Per lottare contro di essa non servono bombe, ma un'arma piu' efficace che è quella dell'informazione e della memoria. E' questo che si propone di fare il Primo campeggio nazionale delle Resistenze, che si terrà a Marzabotto dal 5 all'8 luglio nel Parco Storico di Montesole.
In un'iniziativa che guarda con particolare attenzione verso i giovani, dibattiti, filmati e documentari si alterneranno a un ricchissimo programma di incontri con molti protagonisti importanti della lotta antimafia e antifascista. Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia negli anni 90, ha parlato del Campeggio come un modo intelligente per trasformare la memoria in futuro. "L'idea di un incontro tra giovani sul tema delle resistenze - ha detto il deputato - insegna a difendere i principi della nostra Costituzione".
La manifestazione, coordinata dal comitato Voci delle Resistenze, ha già ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati, della Presidenza dell'Assemblea Legislativa Regionale dell'Emilia Romagna, dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna e di vari Comuni limitrofi, e conta di ospitare piu' di mille visitatori, con l'adesione di diverse associazioni di varia estrazione, come l'Anpi e Libera di Don Luigi Ciotti.
Tendoni allestiti per proiezione dei filmati e per i dibattiti, saranno il teatro che vedrà l'alternarsi delle diverse attività durante il corso di tutte le quattro giornate del Campeggio delle Resistenze. L'aula Don Dossetti del centro visite "Il Poggiolo", ospiterà la proiezione a ciclo continuo di documentari sul tema dell'antifascismo e dell'antimafia.
Dall'apertura dei lavori, giovedì 5 luglio, saranno sicuramente i dibattiti, numerosi e distribuiti nell'arco di ogni giornata, il punto cardine dell'intera manifestazione. Incontri incentrati su vari argomenti, per conoscere meglio le diverse realtà insieme a chi la lotta antimafia e antifascista l'ha vissuta e la vive in prima persona. La prima giornata vedrà una serie di incontri sull'argomento della lotta partigiana, e in particolare sull'eccidio di Marzabotto del 1944, di cui saranno visitati i luoghi della memoria con diverse escursioni guidate.
E' fissato per il 6 luglio, invece, l'incontro tra diversi movimenti antimafia, nel dibattito intitolato "Esperienze di mafia", a cui prenderanno parte Aldo Pecora, del movimento dei ragazzi di Locri "Ammazzateci tutti", Valentina Castronovo di "Radio Aut" di Palermo e altre realtà antimafia locali.
Non solo racconti di mafia e testimonianze, ma anche un incontro con gli avvocati Vainer Burani e Gianandrea Ronchi e il magistrato Libero Mancuso, fissato per la penultima giornata, che si propone di mettere in luce cio' che vuole essere la lotta antimafia dal punto di vista legislativo, e mostrare quello che realmente si sta facendo. Sarà presente al dibattito Valentino Parlato, del "Manifesto". Nella stessa giornata, sabato 7 luglio, il dibattito dal titolo "Dalla Rivoluzione tradita ai golpe di stato", con il giornalista Carlo Lucarelli e Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione delle famiglie delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
L'ultima giornata, domenica 8 luglio, ospiterà il deputato dell'Assemblea Legislativa Regione Sicilia Rita Borsellino, che prenderà parte nell'incontro sul tema della resistenza, di cui nella sua dichiarazione si è dimostrata sostenitrice, "per difendere innanzitutto la libertà".
Momento di svago saranno le serate all'insegna della musica. Ospiti musicali del Campeggio delle Resistenze saranno gruppi punk e ska, come i Malasuerte Fi-Sud di Firenze e la Banda Bassotti, che si esibiranno durante la prima serata della manifestazione, e ancora gruppi folk come i calabresi Kalamu e i siciliani Carmina Solis.
Un'iniziativa nata dal progetto "Uniti nelle Resistenze" di Radio Aut, l'associazione che riprende gli ideali di Peppino Impastato. Il Campeggio nazionale delle Resistenze vuole essere l'incipit di una riflessione che deve coinvolgere i cittadini comuni, perchè non basta lasciar fare alle istituzioni."Da questi luoghi della resistenza partigiana - ha detto il presidente dell'organizzazione del campeggio Alessandra Luperto - deve partire l'intenzione di una lotta alla mafia che deve allargarsi su tutto il territorio italiano".
Per informazioni e per consultare il programma completo del progetto:
http://www.vocidelleresistenze.it
info@vocidelleresistenze.it
tel. 348/0650447