Rinviati a giudizio i proprietari dell'appartamento

Chiuse le indagine sulla morte di Marika: verso il rinvio a giudizio per i proprietari

Marika, giovane studentessa di Termoli, morì per le esalazioni di monossido di carbonio, provenienti dalla caldaia dell'appartamento affittato in nero.
28 giugno 2007

Le indagini sulla tragica morte di Marika Cannarsa, la studentessa di Termoli morta per intossicazione da monossido di carbonio nella vasca da bagno in un appartamento di Bologna, sono state chiuse. La Procura della Repubblica di Bologna ha notificato un avviso ai proprietari dell'appartamento, tre fratelli di bolognesi.
La giovane, iscritta all'università, condivideva l'abitazione presa in locazione dalla famiglia con altre due studentesse. Sono state queste a lanciare l'allarme ed a chiedere soccorso quel pomeriggio.
Le ragazze, avevavo affittato in nero dai proprietari, avevano più volte denunciato il malfunzionamento della caldaia, con rimostranzec he non hanno mai prodotto alcun effetto.
L'episodio è solo un tragioco epilogo di situazioni molto comuni a Bologna: i proprietari affitano case in condizioni precarie,se non a rischio, per cifre spesso esorbitanti e assolutamente gonfiate rispetto alle situazioni relai delle abitazioni.
La morte di Marika ha suscitato indignazione tra gli studenti e tra i genitori. Ora a distanza di mesi dall'accaduto qualcosa si muove e la Procura della Repubblica di Bologna ha raccolto gli elementi che porteranno alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei proprietari della casa nella quale viveva Marika.
Nell'udienza preliminare dovrebbe esserci la costituzione di parte civile dei familiari della ragazza.