Per tutto il giorno di giovedì 28 giugno

Sciopero nazionale Intesa San Paolo

Ad un anno dalla fusioni i dipendenti denunciano condizioni di lavoro decisamente peggiorate.

Poco meno di un anno fa Intesa e San Paolo annunciavano una fusione che permetteva la nascita della più grande banca italiana. Fu il primo gigante del credito dall'arrivo di Draghi alla Banca d'Italia. I commenti politici furono favorevoli in entrambe le parti. Ai dipendenti del nuovo colosso é bastato un anno per accorgersi del generale peggioramento delle loro condizioni di lavoro. Un clima lavorativo diverso, con continue provocazioni aziendali e contratti disattesi. Per questo la CUB-SALLCA (Sindacato Autorganizzato delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Credito e delle Assicurazioni) ha proclamato lo sciopero generale di tutti i dipendenti di Intesa San Paolo per l'intera giornata di giovedì 28 giugno. Si protesta contro le tante filiali cedute senza un accordo che tenga conto della volontarietà del lavoratore, contro le continue rapine per mancanza di sicurezza, per l'accentramento dei back office che per ora ha complicato le cose anziché semplificarle, contro le continue pressioni commerciali. Se la fusione ha sortito effetti positivi, é stato solo ai piani alti. Non certo ai lavoratori che la stanno pagando sulla la loro pelle.