Ricordate la sollevazione islamista contro le vignette danesi?
Un disegnatore impertinente aveva pubblicato dei fumetti in cui Maometto appariva in pose sconvenienti e folle di fanatici si erano riversati nelle strade dei paesi islamici minacciando sfracelli. L'opinione pubblica occidentale era insorta in difesa dei sacri valori della libertà di espressione.
Era parso ovvio che la libertà di espressione non può accettare come propri limiti i tabu pruriginosi di qualche minocranza o maggioranza religiosa.
Ma le cose si evolvono.
All'inizio dell'estate 2007, Carni scelte, un gruppo di artisti bolognesi, progetta una mostra che avrebbe dovuto aprire prossimamente nei locali di via Bolognetti, sede del centro civico di un quartiere bolognese che gode tradizionalmente del patrocinio comunale. Dato che si tratta di artisti degenerati il titolo della mostra è La madonna piange sperma.
Apriti cielo.
Quando la notizia trapela, in un crescendo di scandalizzate proteste, il patrocinio comunale viene ritirato, l'Assessore si profonde in scuse, e alla fine l'arcivescovado indice (udite udite) una Messa di riparazione contro la blasfemia.
La comunità diocesana dei fedeli - dice la nota dell'Arcidiocesi - si raccoglie in preghiera di riparazione per gli oltraggi di cui è stata recentemente oggetto la Vergine Maria Madre di Dio".
L'appuntamento è per oggi alle ore 18,30 presso il santuario della Madonna di San Luca. La messa sarà presieduta dall'arcivescovo, Carlo Caffarra. "Sono invitati particolarmente i sacerdoti della città con le loro comunità parrocchiali e le famiglie."
A questo punto il sindaco, un raffinato intellettuale che è riuscito a creare in città un simpatico clima di amichevolezza e di collaborazione ha detto che
«La cultura è efficace quando è rispettosa e non trascende in volgarità come purtroppo è capitato in questo caso».
Ricordiamocelo d'ora in avanti: la cultura è efficace (efficace) quando è rispettosa.
Mentre scrivo queste righe, in stato di evidente alterazione, la Messa di riparazione si sta svolgendo, al Santuario della Madonna di San Luca. Il probo piissimo Pierferdinando Casini presenzia alla funzione.
Le folle dei bolognesi non si assiepano ancora a chiedere il rogo per i blasfemi. In attesa che il loro spirito cristiano si risvegli, per il momento prendono il gelato, sniffano coca sui tavolini e bevono birra sotto i portici.
Ma il sindaco Cofferati ha emanato in serata un editto. Via Bolognetti deve chiudere, il centro civico in cui si è concepita una simile blasfemia deve scomparire.