Ad ottobre 2007 tutti insieme contro la precarietà

Le RdB chiedono ai precari di scendere in piazza ad ottobre

Ad un anno dalla manifestazione di Roma, un nuovo appello affichè i lavoratori si uniscano nuovamente per far sentire la loro voce: i risultati ottenuti lo scorso anno dimostrano che è necessario non arrendersi.
19 giugno 2007

Rappresentanze Sindacali di Base Le Rappresentanze Sindacali di Base lanciano un appello affinchè i Precari della Pubblica Amministrazione scendano in piazza per manifestare contro la sostanziale inattività di questo governo nella stabilizzazione dei lavoratori, lasciati sempre più a loro stessi. L'appuntamento è fissato per questo ottobre, esattamente ad un anno dalla manifestazione che vide 30 mila precari sfilare per Roma. Allora si riuscirono ad ottenere dei risultati parziali: possibilità di soluzione solo per una determinata tipologia contrattuale (i tempo determinato) e con una certa anzianità (tre anni con lo stesso contratto ), risorse per sole 8000 assunzioni e l’obbligatorietà alla
stabilizzazione solo per gli enti verticali (ministeri, enti di parastato ecc) nei quali il numero dei precari a tempo determinato è pari al 3% dei precari di tutta la pubblica amministrazione.
Tutto questo non basta, perchè di fatto tutte le tipologie davvero precarie sono state tagliate fuori dai provvedimenti: per co.co.co., co.co.pro, interinali, esternalizzati ma anche per tanti tempo determinato, per i quali non vi sono risorse, la prospettiva offerta da questo Governo e dalle Amministrazioni pubbliche rimane quella della precarietà se non del licenziamento per mancata proroga o per l’avvio di concorsi esterni senza riserve o riconoscimento adeguato dei titoli di servizio. L'eccessivo potere di licenziamento dei diversi enti pubblici (ASL, ma anche università e amministrazioni autonome come regioni, province) ha reso sempre più aspra la guerra tra i precari stessi, disoccupati e vincitori di concorsi, e gli stessi sindacati CIGL, CISL, UIL hanno soltato finto di combattere per loro avvallando di fatto le decisioni ingiuste di questo governo. Per questo motivo le Cub/RdB rilanciano una grossa mobilitazione unitaria e nazionale in e chiede a tutti i precari di aderire a questo appello e fare tutti gli sforzi necessari perché anche questa manifestazione sia grande e partecipata, come e di più di quella del 6 ottobre 2006 perché solo così si può costringere il governo e la politica a dare risposte vere: stanziare risorse consistenti - attraverso una piena disponibilità dei c.d. “fondi dormienti” e il taglio dei costi della politica e delle spese militari - derogare alla regola del pubblico concorso con una sanatoria generalizzata per tutti i precari (abrogazione della legge trentatreu), avviare un processo di reinternalizzazione dei servizi e assorbimento diretto nelle Amministrazioni pubbliche anche dei lavoratori in appalto o in somministrazione.