Altra Sinistra: problema di informazione, non di proibizionismo

Kit antidroga: pioggia di bocciature per Paruolo

La proposta dell'assessore alla sanità pesantemente criticata. L'Altra Sinistra organizza un incontro tra esperti per il 20 giugno.
14 giugno 2007

Il fallimento della sperimentazione sui kit antidroga fatta a Milano non ha fermato l’assessorato alla sanità bolognese, rappresentato da Giuseppe Paruolo, che ha proposto la stessa iniziativa anche sul territorio di Bologna e provincia. Davanti all’abuso di droghe, piaga che interessa ormai ogni fascia d’età, certo non si può far finta di niente, ma non è con un kit esaminasostanze che si risolve il problema. E’ cosÏ che la pensa l’ala sinistra dell’Unione, e non solo. Sul piano economico, la realizzazione dei kit significherebbe l’investimento di almeno 400.000 euro per un progetto che andrebbe sicuramente incontro a fallimento. Quanto al modo di affrontare il problema droga, per l’Altra Sinistra l’introduzione del kit antidroga nelle famiglie equivarrebbe all’annullamento del dialogo familiare e all’instaurazione di un regime di sospetto nei confronti dei figli. Oggi a Palazzo d’Accursio, Paruolo Ë stato contestato da esponenti sia di destra che di sinistra. Le politiche proibizionistiche hanno solo peggiorato la situazione. La questione andrebbe i affrontata, spiega il consigliere Monteventi, con un servizio d’informazione anche all’entrata dei locali e, soprattutto, con un cambio di mentalità da parte di chi organizza i Rave Party. Pensiero, questo, condiviso anche dal consigliere Ds Sergio Lo Giudice: "Su alcuni temi siamo d'accordo, cioè sull'importanza della comunicazione nelle scuole e tra i giovani”.
Un importante incontro tra esperti, organizzato dall’Altra Sinistra, è stato fissato per il prossimo 20 giugno alle 16 nella sala del consiglio del Quartiere San Vitale. Un incontro che mira a delineare i punti cardine per un’efficace lotta alla droga, punti da riconoscere soprattutto nell’informazione, non nel proibizionismo. Proposte semplici che ancor prima della droga vogliono combattere l’ignoranza delle politiche sulle tossicodipendenze.