Una nuova iniziativa sulla precarietà nell'informazione per conoscere meglio la realtà del giornalisti non contrattualizzati. Vag61 ospita mercoledì 6 giugno "La voce precaria del giornalismo", organizzata dalla Rete ricercatori precari di Bologna e CTRL-Shift, coordinamento tra ricerca e libertà.
I giornalisti precari in Italia sono un numero tre volte maggiore rispetto a quelli contrattualizzati. Se i ripetuti scioperi dell'informazione non sono bastati, i giornalisti non contrattualizzati hanno deciso di difendere i loro diritti e la loro parola all'interno di un giornale autoprodotto che possa rivolgersi a tutti, dal titolo evocativo di "City of Gods". Il giornale, un free press libero nel vero senso della parola, conta per ora due numeri, il primo uscito e presentato a Milano a dicembre del 2006, durante lo sciopero dei giornalisti per il rinnovo del contratto; il secondo uscito il primo maggio 2007 in occasione della MayDay. Il progetto ha abbracciato un vasto panorama del mondo del lavoro precario: accanto ai giornalisti hanno preso parte all'iniziativa anche gli studenti, i ricercatori precari, gli operatori sociali e i precarizzati dello spettacolo che hanno voluto dare voce alla loro protesta contro un'offerta culturale ormai completamente impoverita.
"E' un laboratorio collettivo che chiede complicità, alleanze, interazioni, cooperazione. Un progetto contro quel paradossale spazio vuoto generato da chi, sindacati o istituzioni, si professa contro la precarietà, ma si dimostra essere contro i precari", così è stato definito City of Gods" durante la presentazione del primo numero a Milano.
Domani sera a Vag61 dalle ore 20 la presentazione di alcuni filmati su informazione e precarietà e, a seguire, un dibattito pubblico al quale prenderanno parte alcuni giornalisti precari e non, come Marco Trotta (giornalista di Carta) e Cristina Morini (giornalista RCS) che parlerà da protagonista del progetto di City of Gods.