La decisione, spiegano i rappresentanti Antonella Zago e Francesco Lopriore, nasce a seguito di una presa di posizione forte del cordinamento bolognese contro le direttive della dirigenza nazionale, che avrebbe tradito la vocazione stessa "di base " di RdB.
L'esperienza di RdB si sempre retta di sullo sforzo di difendere, dentro l'Università, gli interessi di tutti i lavoratori, garantiti e non, lavorando per un miglioramento significativo dell'università pubblica.
Queste scelte sono state determinanti nel fare di RdB un sindacato di base fortemente rappresentativo a livello nazionale all'interno dell'università.
La decisone di lasciare è direttamente legata all'azione censoria del vertice che ha promosso una forte azione contro RdB Università decidendo il commissariamento del settore università, determinando le inevitabili dimissioni dell'intera Direzione Nazionale Università e sostituendo i dimissionari.
Una strategia, si legge nel comunicato che sancisce la nascita di UdB, tesa a recidere il legame stretto e profondo che esiste tra i rappresentanti di RdB università ed i lavoratori.
Ma il sindacato è innanzitutto dei lavoratori e con i lavoratori: rinnegare questo principio, dicono i rappresentanti, sarebbe traformarlo in un "partitino".
La scelta di lasciare per ripartire da Unità di base è in questo senso una scelta innazitutto etica, per continuare a sviluppare un percorso di base in piena continuità.