Giornata di scontri e arresti oggi a Rostock, dove si è svolto il primo grande corteo internazionale nell'ambito delle mobilitazioni contro il G8.
Tensioni già in mattinata a Schwerin, dove le autorità avevano vietato sia il previsto raduno nazista che le contromanifestazioni antifasciste. Circa centocinquanta antifascisti sono riusciti a raggiungere la stazione ferroviaria. Lì sono stati circondati dalla polizia in assetto antisommossa. Alle 13 la polizia ha proceduto all'arresto di massa: 30/40 dei fermati sono stati caricati sui pullman e trasportati ad un 'centro di detenzione' su Graf-Yorck Strasse.
Nel frattempo, a Berlino e Gustrwo hanno liberamente manifestato sotto gli occhi delle forze dell'ordine.
Il corteo di Rostock è partito alle 14 circa. Alle 15 i primi scontri, quando la testa della manifestazione ha raggiunto il porto dove era previsto il comizio e il concerto conclusivo. Plotoni di poliziotti sono entrati nel corteo dividendolo in due parti e colpendo i manifestanti, che hanno reagito con lanci di pietre. Subito 5 feriti e 10 fermi.
Il plotone dei poliziotti, circa 40/50, è stato circondato da centinaia di persone a mani alzate che lo hanno allontanato dal corteo. Subito dopo i poliziotti hanno ripreso a caricare.
Nelle ore successive la polizia ha continuato con le cariche (utilizzati anche idranti, lacrimogeni e spray al pepe) e gli arresti. Alle 16 cariche fin sotto il palco, a cui i manifestanti hanno reagito con lanci di pietre e ripetendo l'allontanamento a mani alzate degli agenti.
In azione anche le "snatch squads", squadre specializzate in arresti mirati. La polizia ha bloccato tutte le strade del centro, ci si può allontanare solo dirigendosi verso la periferia.
Le cariche e gli arresti sono proseguiti fino alle 19 circa, quando la situazione è sembrata normalizzarsi. Alle 20 il legal team ha comunicato che le persone arrestate sarebbero più di cento.
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