Questa mattina la Digos di Bologna ha perquisito lo spazio di documentazione Fuoriluogo, di ispirazione anarchica, e le abitazioni di quattordici attivisti tra i 25 e i 51 anni (otto indagati e sei persone informate dei fatti). Oggetto della ricerca un opuscolo dal titolo "Legge 30 (legge Biagi) la classe operaia va all'inferno", distribuito il 21 marzo scorso alla facoltà di Economia e su cui il pubblico ministero Paolo Giovagnoli ha aperto un'inchiesta per associazione sovversiva (art. 270 del codice fascista Rocco) e apologia di attentato terroristico. Nel mirino alcune frasi che a detta degli inquirenti sarebbero da mettere in relazione all'omicidio, nel 2002, del giuslavorista Marco Biagi.
Gli otto indagati sono stati trattenuti diverse ore in Questura e rilasciati al termine delle operazioni di identificazione. Una delle quattro ragazze fermate, inoltre, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale in quanto avrebbe insultato uno degli agenti.
Fuoriluogo è un centro di documentazione attivo da qualche mese all'interno di un appartamento preso in affitto in via San Vitale 80. E' sede di una libreria ed ospita incontri e cineforum su tematiche come il carcere o i centri di permanenza temporanea.