Protesta dei cittadini di via Carracci

Depennati dall’elenco per gli indennizzi della TAV


31 maggio 2007 - Rossella Giordano

Alcuni cittadini residenti in via Carracci hanno richiesto all’Info Point gli indennizzi loro spettanti per i danni subiti dalle loro abitazioni per i lavori dell'Alta Velocità, così come previsto dagli accordi tra TAV e Comune di Bologna.
In particolare un cittadino ha riferito di aver presentato la richiesta all’Info Point il 3 luglio 2006, con allegata la cartina planimetrica degli appartamenti, e l’Info point l’ha accettata, dopo averne verificato l’ammissibilità in base allo ‘STUDIO AMBIENTALE PER GLI INDENNIZZI – Intervento di penetrazione urbana, linea AV nodo di Bologna lotto n°11 Nuova Stazione Alta Velocità’.
Circa sette mesi dopo, all’inizio del 2007, lo stesso cittadino ha saputo che nel suo palazzo qualcuno aveva ricevuto gli indennizzi.
Si è recato all’Info Point, dove – per tutta risposta – gli è stato detto che il suo nome era stato ‘depennato’. Tutto ciò è avvenuto senza nessuna comunicazione, né tanto meno spiegazione dei criteri e delle ragioni alla base di tale cambiamento, e del conseguente diniego degli indennizzi.
Anche altri suoi vicini di casa si sono ritrovati nella stessa situazione.
I cittadini di via Carracci n° 71/13 e n°71/12 sono tanto più sconcertati, dal momento che nei loro condomini sono stati esclusi dagli indennizzi 8 appartamenti su 48, mentre risulta totalmente indennizzato il civico 71/11, che non affaccia sul cantiere, non ha quindi appartamenti c.d. frontisti, ed anzi è coperto e per così dire protetto dal 71/13.
Gli appartamenti esclusi hanno inoltre gli affacci sugli stessi luoghi su cui affacciano alcuni appartamenti, per l’appunto indennizzati, del civico 71/11.
Con quali criteri sono stati scelti gli appartamenti da indennizzare?
Per quali motivi nei confronti di alcuni appartamenti la situazione è improvvisamente ed arbitrariamente mutata, e -nonostante fossero state accettate le domande di indennizzo- i nominativi dei cittadini sono stati letteralmente ‘depennati’ senza che di ciò nessuno di loro venisse informato?
I cittadini hanno scritto a TAV, che non ha mai risposto.
Hanno anche scritto al Quartiere Navile, presentando una ricca documentazione al Presidente, circa cinque mesi fa. Il Presidente ha loro assicurato che avrebbe dato quanto prima una risposta.
Stanno ancora aspettando