Il 25 Novembre 2012, Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, non deve essere in Italia una ricorrenza rituale. Alle parole devono corrispondere con forza politiche adeguate per fermare la violenza di genere che è una violazione dei diritti umani. Anche Trama di Terre aderisce alla Convnzione e invita tutte e tutti a leggerne interamente il testo e ad aderire.
Il Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre di Imola organizza un corso di lingua e cultura araba con un’insegnante madrelingua, aperto a tutte e a tutti. Il corso avrà inizio nella seconda metà del mese di ottobre, per una durata di 30 ore e si svolgerà presso la sede del Centro in via Aldrovandi, 31, a Imola (BO). Il corso nasce dalla volontà di mettere in relazione due mondi che vivono a stretto contatto rischiando tuttavia di non incontrarsi e intende farlo attraverso la conoscenza della lingua araba. Si partirà dai fondamenti quali l’alfabeto, l’apprendimento delle parole di uso più comune, dei modi di dire, con specifica attenzione alla pronuncia e dotandosi in questo modo di strumenti atti a comunicare in maniera facilitata.
Imola, settembre 2012 – La situazione in Italia, per le donne, è sempre più allarmante. Solo a giugno 2012 erano 73 quelle uccise in Italia prevalentemente da padri, mariti, fidanzati, ex, ma il numero continua a crescere. Molte di loro si erano già rivolte a servizi sociali, sanitari e forze dell'ordine per chiedere un aiuto che però non è arrivato in tempo. Rashida Manjoo, Relatrice Speciale Onu, ospite del centro Interculturale delle donne nel gennaio scorso, ha definito nel suo rapporto l'Italia "in ritardo" rispetto alle politiche di prevenzione e contrasto alla violenza. Nonostante questo, il numero dei Centri Antiviolenza in questo paese, invece che aumentare, diminuisce.
E' possibile donare il 5 per mille a Trama di Terre, una donazione che non costa nulla alla/al contribuente ma che può facilitare la nostra associazione nel suo impegno per promuovere una politica interculturale che abbia al centro la tutela dei diritti delle donne migranti e ne favorisca l’inclusione.
In particolare i fondi raccolti saranno utilizzati all'interno del Centro Interculturale delle donne, per continuare a portare avanti le nostre attività, tra cui: corsi di lingua italiana per donne straniere, altri corsi di lingua, eventi culturali di ogni genere (convegni, seminari, dibattiti, presentazioni di libri, laboratori formativi), la biblioteca interculturale al femminile, il punto di ascolto e molte altre ancora.
Tutte e tutti abbiamo salutato con soddisfazione e speranza la rivoluzione in Tunisia. Abbiamo gioito e ci siamo emozionati vedendo la forza delle mobilitazioni con cui migliaia di donne e uomini chiedevano libertà e giustizia sociale. Ciò che sembrava impossibile è diventato possibile: e il regime di Ben Ali è crollato. Ora la Tunisia si trova di fronte alla sfida di rendere realtà sociale ciò che abbiamo letto nelle migliaia di cartelli che popolavano le manifestazioni: libertà, democrazia, laicità, uguaglianza di diritti, lavoro, tolleranza, pace, pluralismo. Tuttavia, c’è chi vuole far regredire il paese. C’è chi vuole imporre nuove forme di totalitarismo, contrabbandate tramite discorsi religiosi oscurantisti e retrogradi. Ormai non si possono più considerare semplici “episodi” le quotidiane aggressioni alla libertà di scelta delle donne o alla libertà di espressione. Non possiamo rimanere a guardare: le donne e gli uomini tunisini che nell’ultimo mese stanno manifestando perché non sia affossato lo spirito della rivoluzione ci chiedono di fare di più!
Un appello di Todo Cambia e Trama di Terre, continuate a leggere e firmate!