metodologia e strumenti di lavoro
• colloqui individuali della durata di 1 ora con cadenza settimanale;
• consulenza legale;
• relazioni individuali iniziale e semestrale di verifica, stilate dall'operatrice referente;
• incontri programmati tra la referente del progetto e la rete istituzionale di competenza;
• incontri settimanali tra l'equipe delle operatrici e la referente del progetto;
• supervisione dei casi;
• raccolta delle storie personali con l’obiettivo, da una parte, di favorire una riflessione condivisa con le giovani donne, dall’altra, di raccogliere elementi su cui ragionare per attivare pratiche operative adeguate e una documentazione fruibile come oggetto di possibili ricerche;
• accompagnamenti sul territorio: ospedale, istituti scolastici, centri per l'impiego, uffici pubblici in genere con l'obiettivo della conoscenza del nuovo territorio e dei servizi usufruibili;
• sostegno alla formazione professionale, allo studio e all’orientamento lavorativo, in rete con gli enti di riferimento sul territorio;
• osservazione della relazione madre-bambino/a e conseguente pianificazione di percorsi di sostegno alla genitorialità, qualora la donna ne facesse richiesta;
• attività laboratoriali con l’obiettivo di costruire percorsi di consapevolezza e di favorire strumenti utili per una lettura di genere delle dinamiche migratorie;
• fornire un’adeguata rete di aiuto con i servizi di competenza (servizi sociali, tribunale, ospedali, polizia);
• fornire una sicura rete di riferimento, una nuova socialità al femminile che metta in atto pratiche di solidarietà e di aiuto, anche nelle esigenze più comuni e quotidiane;
• usufruire di un luogo di donne protetto in cui poter nominare i propri bisogni e necessità.