C'è un pesce.
Nella sua confezione di cellophan, in un bancone del supermercato.
Un ragazzo lo afferra, lo porta alla cassa, paga, esce, mette il pesce
nel cestino della bici e pedala verso casa. "Buongiorno signor studente come sono felice di essere con lei. Non creda, signor studente, che io sia un pesce che si lamenta", dice il pesce mentre la bici corre verso casa e lo studente pedala alacremente.
"E' bello fare la conoscenza di un essere umano. Gli uomini che cosa straordinaria, siete quasi i signori dell'universo. Purtroppo non siete sempre pacifici, a me piacerebbe un mondo di pace dove tutti si vogliono bene e anche uomini e pesci si danno la mano". "Oh che bello vedo che il sole sta scendendo come mi piace il tramonto", continua e si emoziona, sobbalza nel cestino agitandosi nella sua confezione di cellophane.
"Sento il suono di un ruscello... come mi piace il suono del ruscello, mi ricorda qualcosa dell'infanzia".
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UN INTERVENTO DI FRANCO BIFO BERARDI SUL LAVORO PRECARIO - SECONDA PARTE


Il contesto evolutivo entro il quale dobbiamo vedere le trasformazioni del lavoro è il processo di formazione del superorganismo bioinformatico. Le politiche economiche neoliberiste ne sono in fondo soltanto un epifenomeno. Il neoliberismo non è la causa della trasformazione che negli ultimi due decenni del ventesimo secolo ha sconvolto le forme di lavoro e travolto le difese sindacali e politiche conquistate in un secolo e mezzo di storia del movimento operaio, ma la legittimazione ideologica e implementazione politico-militare di un processo che si svolge negli interstizi dell'infrastruttura tecnica digitale e nelle profondità dello psichismo collettivo.
Il superorganismo bioinformatico tende a introiettare tecnicamente e a sussumere il sistema nervoso collettivo trasformandolo in una sua appendice, o piuttosto in un servomeccanismo comandato dagli automatismi tecnici della rete globale.

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UN INTERVENTO DI FRANCO BIFO BERARDI SUL LAVORO PRECARIO - PRIMA PARTE


La frammentazione del tempo presente che definiamo con il termine di precarizzazione si rovescia nell’implosione del futuro.
Come dice William Gibson in "Pattern recognition": “Non abbiamo futuro perché il nostro presente è troppo volatile. La sola possibilità che ci rimane è la gestione del rischio. La trottola degli scenari dell’attimo presente.”
Il processo di lavoro sociale è innervato dalla rete digitale, che funziona come un superorganismo capace di sussumere e fluidificare frammenti di tempo umano astratto, uniformato, ricombinabile. La nozione marxiana di “lavoro astratto” definiva un processo di scorporazione dell’atto lavorativo dalla sua specifica utilità concreta e quindi dalla forma particolare di abilità: nel processo di astrazione l’erogazione di lavoro perde sempre più i suoi caratteri di individualità, di specificità e di concretezza. Segue...

nato BabelTeka, il libero scambio in rete dei saperi. BabelTeka è un sistema ideato per favorire il prestito e lo scambio di opere
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I Subsonica hanno deciso di regalare una canzone, scaricabile dal loro sito, in cambio di una promessa: votare contro l'attuale maggioranza.
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