Il provvedimento che espone al rischio di quattro anni di carcere chi duplica file o li scarica da Internet è divenuto legge, e a poco sono valse le resistenze dentro e fuori il Parlamento, se non ad ottenere qualche promessa.
Il ministro Urbani si è infatti impegnato a presentare le necessarie correzioni in un articolo apposito nell'imminente provvedimento che dovrebbe essere presentato martedì prossimo alle Camere. Lo ha fatto sapere il senatore Fiorello Cortiana, Presidente dell'Intergruppo Bicamerale per l'Innovazione Tecnologica, al termine di un colloquio con il ministro, tenutosi subito dopo la discussione in Commissione al Senato del provvedimento mentre all'esterno di palazzo Madama si svolgeva la manifestazione di protesta contro il decreto-legge.
Un risultato considerato una parziale sconfitta dal popolo della rete, che si aspettava qualcosa di più immediato e radicale. Per stabilirlo non resterà che aspettare la data fissata dal Ministro che si è detto disponibile a modificare la locuzione "per trarne profitto", con cui sono state introdotte le sanzioni penali, ed eliminare la tassa sui supporti di masterizzazione.
"Ora invito tutti quelli che hanno costruito questa battaglia insieme a noi a continuare a fare pressioni sul Governo perché rispetti gli impegni presi: impegniamo il Governo a rispettare gli impegni. Sarà il titolo della campagna che lanceremo da domani perché il Ministro faccia presto - ha detto Cortiana - : neanche un utente deve subire indagini per un marchiano errore del Governo e della Maggioranza. Abbiamo vinto una tappa, ora vogliamo vincere la corsa contro l'ignoranza sui temi di internet e della Società dell'Informazione, nella speranza che i Ministri smettano di decretare su materie delicate come questa, ma consentano di acquisire le conoscenze necessarie per un dibattito consapevole".
Un invito, questo del senatore Cortiana che non può non essere recepito (e molti lo hanno già fatto) per dare senso e seguito ai risultati ottenuti finora del popolo della rete, e non solo sul fronte del decreto Urbani.