Progetto Interculture - Servizio Civile Volontario

Titolo del progetto:

INTERCULTURE – L’associazionismo in partnership con i Centri Interculturali

Ente proponente il progetto:

ARCI SERVIZIO CIVILE EMILIA-ROMAGNA

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:

E08 EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE – EDUCAZIONE ALLA PACE

Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L'immigrazione è uno dei fenomeni sociali più rilevanti che hanno toccato la regione Emilia-Romagna negli ultimi anni. Nel 1990 gli immigrati stranieri erano circa 30.000; nel 2002 hanno superato i 200.000, superando il 6% della popolazione residente. Il motore dell'immigrazione è costituito dal mercato del lavoro in Emilia-Romagna, in cui si sommano gli effetti della sostanziale piena occupazione che vi si registra e di un calo demografico prolungato. La carenza di manodopera non trova più risposte sufficienti nel Mezzogiorno e si orienta nella ricerca di lavoratori stranieri che spesso vanno a ricoprire posti di lavoro non ambiti dai giovani italiani. Il salto di qualità della seconda metà degli anni novanta è costituito dal fatto che non si tratta più soltanto di immigrati maschi adulti, ma che acquista peso il numero dei ricongiungimenti familiari, indice di maggiore stabilità del fenomeno. Di conseguenza, siamo in presenza della crescita della “seconda generazione” di stranieri immigrati, la cui presenza nelle strutture scolastiche è sempre più consistente ed evidente, e che si presenta nella società civile e sul mercato del lavoro con attitudini professionali qualificate ed aspettative analoghe a quelle dei giovani italiani. Sono note e documentate le gravi difficoltà di convivenza di ampie fasce di immigrati “di seconda generazione” anche in Paesi Europei di consolidata esperienza nell’integrazione sociale. L’emersione di problemi connessi all’identità culturale ed al ruolo sociale determina frequentemente forti tensioni e veri e propri conflitti. L’esigenza di prevenire questi fenomeni, valorizzando l’identità e le potenziali capacità di mediazione interculturale di cui i giovani stranieri possono essere portatori è la motivazione principale del presente Progetto, che intende contribuire allo sviluppo delle strutture educative dedicate alla costruzione di una società interculturale. Ci riferiamo ai “Centri interculturali” operanti sul nostro territorio, analizzati e censiti dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Storiche dell’Università di Bologna, con la ricerca a cura di Paola Bonora ed Angela Giardini pubblicato a Bologna nell’ottobre 2004, cui rinviamo per l’approfondimento della materia. Dallo studio emerge in particolare il ruolo decisivo svolto dall’associazionismo nel processo costitutivo dei Centri Interculturali e la funzione essenziale tuttora svolta dal medesimo nello sviluppo delle relazioni dei Centri con la società civile e le comunità immigrate. Arci Servizio Civile, come espressione di numerose Associazioni di promozione sociale e di volontariato (ARCI Nuova Associazione, UISP, Legambiente, ARCIragazzi, AUSER, oltre a numerosi Soci locali), si propone la prosecuzione ed il consolidamento di tale ruolo. Il presente Progetto intende offrire a giovani immigrati di seconda generazione, o comunque in fase di avanzata integrazione nella società regionale, l’opportunità di collaborare all’attività ed alla crescita dei Centri interculturali di quattro Province Emiliano-Romagnole fornendo l’apporto originale che deriva dai soggettivi vissuti percorsi di inserimento sociale, come risorsa per favorire la costruzione e realizzazione di modelli e strumenti educativi applicabili alla collettività dei giovani stranieri. E’ altresì auspicato che il Servizio Civile possa rappresentare per i partecipanti una esperienza formativa funzionale alla crescita di un gruppo dirigente espressione l’associazionismo di promozione sociale e delle comunità immigrate presenti in Regione. In tale direzione, la parte formativa del progetto verrà integrata favorendo e sostenendo la partecipazione dei giovani volontari all’attività ed alle iniziative del costituendo Coordinamento Regionale dei Centri interculturali, promosso e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Obiettivi del progetto:

Assicurare collegamento e collaborazione fra le associazioni Socie di Arci Servizio Civile ed i Centri interculturali;
Partecipare all’attività del costituendo Coordinamento Regionale dei Centri interculturali;
Realizzare attività di tutoraggio per l’insegnamento della lingua italiana ad adulti;
Realizzare attività di sostegno all’inserimento scolastico dei figli degli immigrati, attività di animazione e campi estivi per bambini e ragazzi;
Collaborare alla gestione e fruizione da parte degli immigrati delle biblioteche, emeroteche, archivi multimediali e di documentazione.
Consentire ai partecipanti di acquisire conoscenze sulle culture di origine degli immigrati e delle opportunità di proficua convivenza civile;
Consentire ai partecipanti l’acquisizione di competenze inmmateria di mediazione ed educazione interculturale e di cooperazione allo sviluppo.

Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

I volontari collaboreranno alla promozione, divulgazione e realizzazione di iniziative interculturali, favorendo in particolare la collaborazione fra i Centri Interculturali e l’associazionismo di promozione sociale, l’apporto e la partecipazione delle comunità di origine e dei giovani immigrati.
A livello territoriale, parteciperanno alla realizzazione dei programmi di attività dei seguenti Centri Interculturali:

-Casa dell’intercultura di Rimini, Via Farini n. 1: alfabetizzazione; sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati, ascolto ed orientamento immigrati, gestione biblioteca in lingua italiana e straniera, realizzazione di attività di formazione per mediatori culturali.
-Centro per la pace, la cooperazione,l’integrazione multietnica e multiculturale di Forlì, Via F. Andrelini 59: alfabetizzazione; sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati, ascolto ed orientamento immigrati, gestione biblioteca in lingua italiana e straniera, realizzazione di attività di formazione per mediatori culturali.
-Centro Interculturale Trama di terre, Via Aldrovandi 31 Imola: attività di educazione interculturale gestite in collaborazione da educatori e genitori, per facilitare il confronto della cultura italiana con quella di provenienza degli immigrati, quindi il modo di concepire i rapporti interpersonali e i ruoli sessuali; attività teatrale: in collaborazione con una associazione teatrale, realizzazione di una rappresentazione teatrale sul tema dell’integrazione; realizzazione di campi estivi per bambini.
-Centro Interculturale “Massimo Zonarelli”, Via A. Sacco 14 Bologna: alfabetizzazione; sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati, ascolto ed orientamento immigrati, gestione biblioteca, emeroteca e fonoteca in lingua italiana e straniera, realizzazione di attività di formazione per mediatori culturali.
-Centro Interculturale Milinda, Via del Lancillotto, 4 Modena: alfabetizzazione; sostegno all’inserimento scolastico dei bambini immigrati, ascolto ed orientamento immigrati, orientamento legale, animazione interculturale.