Trama di Terre: Grazie a Dario Fo e ai più di 500 che erano in teatro
IMOLA. Il giorno dopo la venuta di Dario Fo, fra le donne di Trama di terre l’emozione è ancora forte. L’occasione era parlare delle donne, di violenza di genere e farlo riguardando Franca Rame in scena, sia pure solo in video. A teatro, nonostante il preavviso di appena 24 ore, sono arrivate oltre 500 persone. Fo a Imola era venuto per quello, lo avevamo scritto ieri: «Per vedere la reazione della gente che guarda ancora Franca». Per Franca è venuto a Imola il «vecchio giullare» come si è definito egli stesso non perdendo occasione di tuonare contro le ultime novità politiche , ma anche per sostenere donne che ogni giorno sostengono le battaglie che furono della sua compagna di una vita. «Franca diceva che la violenza del maschio è frutto di un vuoto culturale. per me è un disastro non avere più lei con me, che dava un valore anche alla disperazione superandola, che era saggia, larga di vedute, ironica e insegnava a comprendere e perdonare. Lei fu vittima di una violenza enorme, compiuta da fascisti, ma dietro alla quale c’era lo Stato. Franca ha recitato centinaia di volte il suo stupro per insegnare, informare cosa sia la violenza e così credo che abbia dato coraggio a tante ragazze. Io questa sera volevo applaudire Franca ancora una volta ma anche il coraggio di queste donne che ogni giorno fanno un lavoro di inforazione e coinvolgimento di altre donne». Le donne di Trama a loro volta ringraziano Dario Fo: «Per noi, che abbiamo avuto il piacere e la sorpresa di accoglierlo, è la commozione di una camminata breve che va dal teatro ad un tè caldo, lui sottobraccio, gentile, amichevole che protesta perché i testi di Franca Rame non vengono messi in scena in Italia, mentre all’estero sono perfino studiati a scuola: “Bisogna fare sapere!” Dario l’ha ricordata come un’instancabile lottatrice». Franca Rame, ricordano le donne di Trama di terre, ha girato per tutte le carceri in Italia: come succedeva qualcosa lei doveva partire, doveva essere sul posto, dove gli operai bruciavano vivi, la gente annegava, i lager venivano resi legali. «Giorno dopo giorno continuiamo la sua lotta, quando ci battiamo per fare uscire dalle mura domestiche la denuncia delle donne, per proteggere i bambini e le bambine dalla violenza assistita, per permettere alle donne di riprendere parola e diventare protagoniste della loro vita. Vogliamo ringraziare, oltre a Dario Fo e al suo staff per questo meraviglioso regalo, anche tutte e tutti coloro che in meno di 48 ore si sono mobilitate/i per rendere possibile l’iniziativa, in particolare il Comune di Imola, lo staff del Sindaco, l’assessorato alle Pari opportunità, il direttore e tutto lo staff del Teatro» e la lista continua per arrivare fino a «tutte le donne e gli uomini che hanno riempito il teatro e che hanno vibrato delle nostre stesse emozioni. Ora il percorso verso lo sciopero delle donne prosegue con ancora più forza, verso un 25 novembre di lotta, ma come ci insegna Franca Rame, con il sorriso sulle labbra».
corriere di romagna, 4/8/2013