IL MUNICIPIO NON VUOLE RINNOVARE LA CONVENZIONE CON LO SPORTELLO ANTI-VIOLENZA D.A.L.I.A. ATTIVO DA ANNI NEL TERRITORIO DEL V MUNICIPIO IN SOSTEGNO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.

centro DALIA

In data 29 aprile 2016 è scaduta la convenzione tra la nostra Associazione e il Municipio V. La convenzione – avente ad oggetto la concessione a titolo gratuito dell’uso dell’appartamento presso il complesso Ex Serono in Via del Pigneto n. 22 per lo svolgimento delle attività del Centro antiviolenza – è attiva da aprile 2013 e rinnovata ogni anno fino ad oggi, in supporto dell'attività di sportello che D.A.L.I.A. svolge oramai da più di dieci anni presso il Consultorio di Piazza dei Condottieri, spazio fondamentale, ma insufficiente a tutte le richieste da parte delle donne perché aperto solo 3 ore a settimana.

Abbiamo chiesto una convocazione urgente con il Direttore Ciminelli e il Presidente Palmieri per avere chiarimenti e discutere la nostra situazione.
Gli uffici con cui abbiamo parlato ci hanno dato indicazioni discordanti e confuse in merito alla procedura da seguire nelle more della convenzione scaduta: servirebbe una determina del municipio che autorizzi l’uso provvisorio dello spazio fino a nuova assegnazione ma non è chiara la volontà politica prima dell’esito delle imminenti elezioni comunali.
Il centro antiviolenza D.A.L.I.A. è da anni un punto di riferimento nel territorio di Roma est sia per le donne che per le istituzioni (scuole e non solo) che hanno trovato nello sportello un importante strumento per rispondere al problema della violenza contro le donne, intervenire per l'emersione dalle problematiche di violenza, attraverso un lavoro di intervento sull'emergenza e lavoro di prevenzione: laboratori nelle scuole, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione sulla questione della violenza, ambiti di discussione aperti al territorio.

L'attività delle operatrici dello sportello e dell'associazione D.A.L.I.A., munite di un proprio supporto legale specializzato in violenza sulle donne è totalmente gratuita e volontaria, le operatrici svolgono iniziative di autofinanziamento per svolgere le normali attività che non ricevono nessun finanziamento o supporto economico esterno.

Chiediamo di prendere posizione immediata da parte di chi si è finora vantato di avere di un centro antiviolenza autofinanziato, autogestito, auto-organizzato nel proprio territorio (municipale e comunale) a fronte di un problema sempre più evidente.
I tragici episodi di cronaca che in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti e tutte sono solo la punta di un enorme iceberg che vede la donna vittima dai suoi affetti più intimi, affettivi e lavorativi, che non possono essere affrontati come una questione emergenziale e tanto meno improntando un sistema poliziesco e securitario, che costatiamo quotidianamente non essere risolutivo e coerente.

Indifferenti non sono i passanti che non hanno soccorso Sara, ma chi è sordo e cieco alla evidente questione della violenza contro le donne che giorno per giorno colpisce l'altra metà del cielo.

NO ALLA CHIUSURA DEL CENTRO D.A.L.I.A.
NO ALLA CHIUSURA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA.

DONNE AUTOGESTITE LIBERE IN AZIONE