8 marzo 2015: Arriva anche a Imola la solidarietà dei CONAD per il Centri Antiviolenza della Rete D.I.Re
Un braccialetto realizzato dalle donne Made in carcere per offrire una concreta opportunità di sostegno ad altre donne che vogliono lasciarsi alle spalle un passato difficile. E’ quello prodotto dalle detenute impiegate nei laboratori sartoriali presenti negli istituti di Milano, Lecce, Trani, Vigevano, Santa Maria Capua Vetere, Genova e Torino. Un braccialetto non solo da indossare, ma che diventa uno strumento per contribuire anche alla lotta contro la violenza maschile sulle donne.
I punti Conad di tutta Italia, tra cui anche quelli imolesi, celebreranno in modo diverso dal solito la ricorrenza della Festa della donna. A partire dal 2 marzo, infatti, promuovono la vendita di 380 mila braccialetti sartoriali realizzati in materiale lycra riciclata e confezionati nelle carceri femminili.
Una quota del ricavato sarà devoluto all’associazione DiRe - Donne in rete contro la violenza, a cui aderiscono 70 centri antiviolenza presenti in tutta Italia. Centri in cui le donne che hanno subito violenza sono aiutate a superare il loro dramma personale grazie all’accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all’ospitalità in case rifugio e a numerosi altri servizi messi a loro disposizione.
Della Rete DiRe fa parte, a Imola, il Centro Antiviolenza di Trama di Terre. Per questo le operatrici e le donne dell'associazione saranno presenti con dei banchetti informativi presso i quattro punti vendita Conad imolesi, nei giorni di sabato 7 e domenica 8 marzo. Per informare le donne delle possibilità che il Centro offre a chi vuole intraprendere un percorso di uscita dalla violenza, ma anche per invogliare tutte le persone a sostenere questa iniziativa.
“Vogliamo celebrare la giornata dell’8 marzo non limitandoci al gesto di donare la mimosa, bensì offrendo alle donne più deboli – che vivono l’esperienza del carcere o hanno subito violenza – una concreta opportunità di chiudere con un passato difficile e contribuendo a migliorare il loro futuro”, dichiara l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “Una sensibilità, quella verso la condizione delle donne, che si rispecchia anche nella nostra struttura in cui sono tante le dirigenti. Sono anni che la solidarietà praticata ha un ruolo di primo piano in ciò che facciamo: i nostri clienti sono sensibili su questo tema e ci seguono nelle iniziative che proponiamo. I risultati che otteniamo ci spingono a fare sempre di più”.
“E' un grande piacere per noi collaborare con Conad in questa iniziativa”, sottolinea la presidente di DiRe Titti Carrano. “Il marchio Conad rappresenta un legame concreto e quotidiano con un numero enorme di donne di ogni regione, età, livello culturale. E' proprio questo il pubblico che vogliamo raggiungere per informare tutte e tutti che la violenza maschile contro le donne è un fenomeno endemico, strutturale della nostra società. Dobbiamo sapere e far sapere che è possibile sottrarsi alla violenza e ricostruire la propria vita, come vediamo ogni giorno accadere nei centri antiviolenza. Per ottenere questo risultato è necessaria la collaborazione di tutti, delle istituzioni come delle grandi aziende. Ci rende poi doppiamente orgogliose partecipare a una iniziativa che coinvolge il carcere. Le donne in carcere hanno alle spalle una storia di dolore e fatica. Attraverso il lavoro, la cura delle proprie abilità, la socializzazione, molto si può fare per l'autostima e il futuro reinserimento di queste donne”.
3 marzo 2015
Il Centro Antiviolenza di Trama di Terre
aderente alla Rete DiRe