La gente non è suolo ma semente: beni comuni e cittadinanza attiva

Venerdì 24 gennaio 2014, ore 18 - 20.30
Centro sociale “La Stalla” (Via del Serraglio 2/b, Imola) 

Rischi connessi al proliferare di antenne nelle nostre città, presenza di fabbriche che emettono sostanze nocive, luoghi contaminati da sostanze tossiche: quali strumenti hanno i cittadini e le cittadine per salvaguardare la propria salute e quella della comunità in cui vivono? Lo sviluppo economico è compatibile con la vita delle persone?

Incontro cittadino con: Marco Revelli, docente della Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; Annamaria Moschetti e Paola D’Andria del Comitato Donne Per Taranto; Adelaide Conti e Concetta Gualato dei Comitati Siciliani NO MUOS; Michela Padovani, Biologa ricercatrice presso l'Istituto di ricerca B. Ramazzini di Bologna; Carla Lamieri, Presidente Sezione Soci di Imola dell’Istituto di ricerca B. Ramazzini;
Moderatore: Daniele Barbieri, giornalista.

A cura delle Associazioni: Trama di Terre, Eppur si muove, con la collaborazione del DSM/DP AUSL Imola.

Nell’ambito delle iniziative di “Oltre La Siepe. La salute mentale è un diritto di tutti, anche il tuo” è in programma venerdì 24 Gennaio 2014 ore 18.00 – 20.30 a Imola presso il Centro sociale “La Stalla” (Via del Serraglio 2/b) “La gente non è suolo ma semente: beni comuni e cittadinanza attiva - la salute e la vita al di sopra di tutto”, un incontro cittadino sul tema dei possibili rischi per la salute e l’ambiente dovuti allo sviluppo delle telecomunicazioni e delle tecnologie, a cieche politiche industriali che hanno dato luogo alle cosiddette “fabbriche della morte”, o a piani militari che prevedono l’installazione sul nostro suolo di potentissime antenne in grado di comunicare con i satelliti geostazionari.
Emblematici i casi dell’ILVA di Taranto e del progetto M.U.O.S. (Mobile User Objective System: un sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense) avviato a Niscemi in Sicilia: situazioni di cui racconteranno le rappresentanti del Comitato Donne Per Taranto e dei Comitati Siciliani NO MUOS, con il parere di esperti/e nel campo della ricerca contro il cancro e nell’analisi di fenomeni di partecipazione “dal basso” a difesa della propria salute.
Sarà presente inoltre Marco Revelli, docente presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi del Piemonte orientale, autore di libri sulla crisi attuale del sistema di rappresentanza dei partiti tradizionali e sullo sviluppo di nuove forme di partecipazione dei cittadini e delle cittadine alla vita politica del Paese.
Con Morando Soffritti dell’Istituto Ramazzini di Bologna (attivo nella ricerca contro il cancro), ci si soffermerà in particolare sui possibili effetti negativi delle onde elettromagnetiche sulla salute delle persone: un argomento di grande attualità particolarmente sentito dai cittadini e dalle cittadine anche nel nostro territorio.
Modera l’incontro il giornalista Daniele Barbieri.
Con questo incontro si intende sensibilizzare la cittadinanza alla partecipazione attiva, fornendo esperienze, strumenti critici e spunti di riflessione a salvaguardia della propria salute e dei beni comuni.
L’evento, previsto alle ore 18.00, sarà preceduto da un incontro con gli studenti degli Istituti Superiori di Imola sullo stesso tema che si svolgerà nella mattinata del 24 Gennaio presso il Teatro dell’Osservanza.
L’iniziativa è a cura delle Associazioni: Trama di Terre, Eppur si muove, con la collaborazione del DSM/DP AUSL Imola e si inserisce nel Calendario di “Oltre La Siepe” che, come ogni anno, propone iniziative utili a sviluppare la dimensione pubblica e sociale della propria esistenza, esprimendo tutta la forza di trasformazione che risiede nell’essere cittadino/a attivo/a, protagonista consapevole che afferma il proprio diritto allo studio, al lavoro, alla salute, a vivere in un ambiente sano e che difende il proprio diritto ad avere un futuro.

Approfondimento sui relatori e le relatrici:

Marco Revelli, titolare delle cattedre di Scienza della politica, Sistemi Politici e Amministrativi Comparati, Teorie dell'Amministrazione e Politiche Pubbliche presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale. Revelli è studioso e attento osservatore dei fenomeni partecipativi e di rappresentanza diretta messi in campo dai movimenti di base che promuovono la cittadinanza attiva a difesa dei beni comuni.

Annamaria Moschetti, Responsabile per “Ambiente e Salute Infantile” dell’Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata e Paola D’Andria, presidente AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) Taranto, entrambe del “Comitato Donne per Taranto”. L’azione del Comitato Donne per Taranto è tesa a: mettere fine all'agonia di Taranto, una città devastata da una cieca politica industriale, agendo al di fuori dei partiti e dei sindacati; introdurre elementi di chiarezza attorno ad una questione difficile che ci riguarda tutti, acquisendo elementi di conoscenza direttamente da testimoni esperti e ponendo al centro “la salute e la vita al di sopra di tutto”; dare ai cittadini e alle cittadine elementi di consapevolezza sulla questione sanitaria correlata alla presenza dell’ILVA in città, affinché le persone si riapproprino della capacità di controllare ed orientare i processi che governano l’utilizzo dei beni comuni.

Adelaide Conti, portavoce dei comitati NO MUOS Sicilia e Concetta Gualato, componente del comitato MAMME NO MUOS di Niscemi, ex presidente dell’organizzazione. I comitati siciliani NO MUOS hanno deciso di organizzarsi contro la presenza di antenne sul loro territorio e l'istallazione di nuove nell’ambito del progetto M.U.O.S. (Mobile User Objective System: un sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense) all'interno della riserva naturale, a pochi chilometri dal centro abitato di Niscemi. Una battaglia, quella dei cittadini e delle citatdine di Niscemi, a difesa del diritto alla salute dei loro figli e delle loro figlie, di tutta la cittadinanza e dell’ambiente, che si collega al rifiuto di far diventare quel territorio e la Sicilia tutta un pericoloso obiettivo militare vista l’importanza strategico/militare del programma.

Michela Padovani, Biologa ricercatrice presso l'Istituto B. Ramazzini di Bologna (Cooperativa Sociale Onlus) e Carla Lamieri, Presidente Sezione Soci di Imola dell’Istituto di Ricerca B. Ramazzini. L’Istituto di Ricerca Ramazzini da oltre vent’anni è impegnato nella ricerca contro il cancro e si occupa di individuare sostanze cancerogene pericolose per l'ambiente e la salute dell'uomo. Tra le ricerche che hanno condotto e stanno conducendo c’è quella sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute delle persone. Un tema di grande attualità molto sentito dai cittadini e dalle cittadine che chiedono chiarezza e un’informazione puntuale circa le possibili ricadute delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute e sulla loro possibile cancerogenicità.

Per informazioni: t. 338 3874547 oltre-la-siepe.blogspot.it