Il gesto concreto del Bar Anna per la festa delle donne... seguito anche dal Comune di Medicina
Quest'anno, in occasione dell'8 marzo, il Bar Anna di Medicina ha scelto di fare un regalo speciale a tutte le sue clienti sostenendo Trama di Terre invece che regalare la consueta mimosa. Un modo concreto di sostenere chi ogni giorno lotta contro la violenza e sostiene i diritti delle donne di ogni provenienza geografica.
Gabriele e Antonio, gestori del locale, ci raccontano così la loro decisione: “Oltre che barmen siamo mariti e padri di una gamma di ragazzi che va dai 10 ai 20 anni. Siamo figli di madri meravigliose e mariti di due donne meravigliose. In più il nostro locale è un pò il "bar delle donne" di Medicina. Ogni anno abbiamo regalato alle nostre gentili avventrici o la mimosa o un cioccolatino incartato di giallo o cose che ricordavano la simbologia "commerciale" (vi prego di passarmi il termine) di questa ricorrenza. Onestamente? Ci siamo stufati!! […] Abbiamo cercato di fare (nel nostro piccolo) qualcosa di tangibile, concreto, che rimanga. […] Voi lavorate affinchè in un mondo, in un Paese, che noi consideriamo civile non esistano pù violenze e soprusi sulle donne.”
Anche il Comune di Medicina ha scelto di valorizzare e sostenere le attività di Trama di Terre, donandoci un contributo che l'Associazione ha scelto di destinare al suo nuovo Centro Antiviolenza. Il contributo sarà consegnato dall'assessora Valeria Ventura venerdì 8 marzo alle 20,30, presso la Sala Auditorium (via Pillio, 1) nel corso di “Morire d’Amore?”, iniziativa dove verranno proiettate diverse parti dell’opera di Bizet “Carmen”, dalle quali la Maestra di Musica Paola Del Verme e la psichiatra Antonella Montezemolo, prenderanno spunto per creare una serata di dialogo e scambio con protagonista la musica e la condizione femminile.
Entrambe le donazioni serviranno a sostenere le spese grafiche per la realizzazione e le stampe delle locandine plurilingua del nuovo Centro Antiviolenza di Trama di Terre. Le locandine saranno affisse in tutti i luoghi pubblici del Circondario Imolese affinchè tutte e tutti sappiano dell'esistenza a Imola di un luogo in cui ricevere ascolto non giudicante, comprensione, sostegno legale e psicologico e, qualora fosse necessario, accoglienza in un rifugio protetto, per uscire da situazioni di abuso e violenza.