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African footprint, a bologna i giovani artisti sudafricani
di Staff , 3 ottobre 2004  

Ingredienti del plot narrativo: pace, libertà, Africa. I giovani artisti di African footprint, bianchi e neri, rievocano la storia del loro paese, il Sudafrica, a partire dalla genesi del continente africano con la nascita delle giungle, delle savane e degli animali. Mescolando danze ancestrali e coreografie moderne – come il tip tap, danza di tipica impronta nera – il musical rievoca il tempo dei balli vivaci di delle comunità e le passioni del popolo sudafricano. Il risultato è un mix di mitologia e storia di grande impatto emotivo. Nell’ombra, ma continuamente rievocato, rimane la storia Nelson Mandela. La prima dello spettacolo, nel 1999, si è tenuta proprio nella prigione dove il leader sudafricano ha passato i suoi anni più bui, nel braccio B del penitenziario di Robben Island. Ma African footprint vuole parlare soprattutto della speranza di rinascita democratica i un paese che vive tutt’ora le sue contraddizioni.Prima: 5 ottobre. Repliche il 6-7-8-9-10 ottobre

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