da il Nuovo diario messaggero
Tra i problemi che una donna straniera deve affrontare in Italia c’è innanzitutto quello della lingua; è basilare per loro imparare l’italiano per poter accedere al mondo del lavoro, inserirsi socialmente, avvicinarsi alla nostra cultura.
di Laura Giorgi da il Corriere Romagna
Da dieci anni è lì che il mondo prende casa quando si trova a passare da Imola. Il mondo delle donne, che qui scoprono che un’alternativa alla solitudine, all’emarginazione, alle ansie e alle difficoltà connesse all’essere “migranti” esiste. “Trama di terre” uno dei primi centri interculturali nato in Italia ha appunto dieci anni, e due anime. Quella di associazione che si impegna in progetti di accoglienza , assistenza, mediazione culturale, e quella solo apparentemente più “impalpabile”, in quanto…culturale.
dal Resto del Carlino
“Qui bisogna decidere se si vuole intervenire solo sul presente, cioè sull’emergenza, oppure anche sul futuro, cioè sull’integrazione e la cultura. Il Comune ce lo dica: il nostro centro interculturale deve chiudere? Ci basta una risposta”. Scopre le carte Trama di terre, l’associazione culturale di via Aldrovandi che si occupa di mediazione culturale.
Il Centro Interculturale Trama di Terre rischia di chiudere per mancanza di fondi, facendo mancare così al territorio un luogo per l’integrazione di tante donne, immigrate e italiane. L’allarme lanciato dalla presidentessa Tiziana Dal Pra e dallo staff di mediatrici culturali che ogni giorno prestano volontariamente la loro opera nei locali al piano terra di via Aldrovandi, ove si tengono corsi di formazione sulla legislazione italiana, sull’integrazione scolastica, corsi di italiano (cominciando spesso con l’alfabetizzazione) e svariate iniziative per aiutare le donne straniere ad essere autonome e ad abbattere le sbarre dell’incomunicabilità o delle prevaricazioni subite in ambito familiare.
In molti non avevano mai messo piede all’associazione di donne
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