Niente scuse a Lega Nord!

Corteo femminista One Billion Rising - 13 febbraio 2016 Imola

Dopo aver organizzato, insieme a molte altre donne native e migranti della città, il corteo femminista del 13 febbraio scorso siamo state accusate dalla Lega Nord di Imola di essere “violente” perché, passando davanti al loro banchetto, abbiamo gridato in coro “fuori la Lega dalla piazza”. Qualche leghista ha persino scritto alla direzione artistica di One Billion Rising negli Stati Uniti per tentare di impedirci, in futuro, di utilizzare il logo della campagna internazionale contro la violenza maschile sulle donne – www.onebillionrising.org.

Non ci stupisce che Lega Nord si senta colpita: non tanto da uno slogan (conflittuale ma per nulla violento – e il video pubblicato da Tuttoimola lo dimostra bene) quanto dai contenuti politici di una manifestazione che metteva in discussione le radici profonde del loro razzismo e sessismo. Le accuse che ci sono state rivolte sono l'ennesimo tentativo di mettere a tacere le ragioni che abbiamo portato in corteo, fortemente politiche e che possono essere lette nel documento pubblicato sul sito di Trama di Terre (http://www.tramaditerre.org/tdt/articles/art_6330.html). Che ci rispondano su questo, se hanno qualcosa da dire, invece che nascondersi dietro un ridicolo vittimismo.

Nell'idea distorta di nonviolenza di questi signori dovremmo solo stare stare zitte. Invece quello che avevamo da dire lo abbiamo detto a gran voce. Arrabbiate? Sì per i crimini disgustosi che si consumano sui nostri corpi e su quelli delle nostre compagne in tutto il mondo. Ma anche positive: con il nostro desiderio di lotta, di danza, di riscossa e di festa.

Non tolleriamo che la Lega e i fascisti ci vengano a insegnare che cosa dovremmo fare per ridare dignità alle donne.

E' LA LEGA CHE DEVE CHIEDERE SCUSA alle donne migranti che reggevano lo striscione il 13 febbraio per le politiche xenofobe e razziste di Bossi e Salvini: se fosse per loro quelle donne sarebbero annegate in mare come è già successo a migliaia di loro compagne e compagni di fuga.

E' LA LEGA CHE DEVE CHIEDERE SCUSA a tutte le ragazze e i ragazzi figli/e di migranti che in questo Paese non hanno diritti di cittadinanza anche se ci sono nate/i.

E' LA LEGA CHE DEVE CHIEDERE SCUSA a tutte le donne e uomini migranti ancora schiave/i della legge Bossi-Fini che li/e rende estremamente precari/e e ricattabili sul lavoro.

E' LA LEGA CHE DEVE CHIEDERE SCUSA alle donne straniere che subiscono violenza domestica e hanno ancora più difficoltà di quelle italiane a difendersi quando, grazie alla suddetta legge, il loro permesso di soggiorno dipende da quello del marito.

E' LA LEGA CHE DEVE CHIEDERE SCUSA per le frasi sessiste e inneggianti allo stupro che hanno lasciato circolare sui social network: “Ma queste bagasce di comuniste.....lo sanno cosa stanno chiedendo ???.....stanno chiedendo di essere violentate e stuprate da chiunque !!” oppure “ma perché hanno lasciato i loro posti di lavoro ...lasciando soli i lampioni andate a lavorare .....i lampioni vi aspettano” (https://www.facebook.com/TuttoImola.it/videos/vb.406916069385852/951252208285566/?type=2&theater ).

Abbiamo manifestato, danzato e scandito slogan contro la violenza sessista e razzista. Lo rivendichiamo: FUORI LA LEGA DALLA PIAZZA E ANCHE DALLA STORIA DI QUESTO PAESE.

Le donne di Trama di Terre e Officina di Genere