...Questa parte è formata da studenti, giovani, donne, migranti: i nuovi soggetti produttivi che spesso non riescono a far sentire la propria voce, relegata a rumore di sottofondo, e che sono accomunati da una condizione di precarietà che non trova risposte adeguate, e che da condizione solo lavorativa è diventata ormai condizione esistenziale, cioè l’impossibilità di progettare o anche solo di immaginare il proprio futuro.
Siamo un gruppo di studenti, dottorandi, ricercatori, lavoratori precari ai vari livelli, migranti.
Siamo parte di quei nuovi soggetti produttivi che oggi non hanno piena cittadinanza a Bologna.
Da rumore confuso e sottotraccia vogliamo provare a diventare voce collettiva…voce di voci.
Una voce collettiva talmente ampia e forte da non poter essere più ignorata.
Per questo abbiamo costruito la campagna “Rumori Metropolitani”
“Rumori metropolitani” inizia con un’inchiesta (tramite la somministrazione di un questionario) sui nostri bi/sogni e quelli di coloro che condividono con noi la condizione di precarietà esistenziale.
Un’inchiesta da cui partire per costruire e ottenere una carta di cittadinanza del precariato sociale (la PrecariCard), che ci garantisca finalmente quei beni e servizi da cui oggi siamo troppo spesso esclusi (casa, sanità, trasporti, formazione).
“Rumori Metropolitani” è anche una proposta di legge regionale per il reddito sociale, che presenteremo in un’assemblea pubblica giovedì 15 marzo.
Infine, “Rumori Metropolitani” è anche l’apertura di spazi pubblici, di discussione e di democrazia, come MetroLab, che siano laboratori per il precariato metropolitano.
Prossimi appuntamenti:
Sabato 3 marzo ore 22,00: MetroParty con “Bravi Ragazzi” (trash music), Macchio Brothers (elettronica), Mongardino Posse (reggae).
Domenica 4 marzo ore 18,00: presentazione rivista “Contest” con la redazione.
Lunedì 5 marzo ore 21,00: assemblea pubblica cittadina.
Vogliamo riprenderci il nostro futuro a partire dalle città che attraversiamo.
Fonte: http://metrolab.noblogs.org/