Interviene Tommaso Fattori, rappresentante del forum italiano dei movimenti per l'acqua
La cultura dominante improntata sulla logica dell'incessante ricerca di profitto e potere ha individuato i suoi nuovi orizzonti nei servizi di base, tra cui quello della gestione idrica.
L'acqua è un bene primario, quindi non sostituibile e, come tale, indispensabile per la vita: la sua mercificazione, conseguenza delle attuali politiche di privatizzazione, si traduce nella mercificazione della vita.
La dignità umana e la sua realizzazione implicano l'accesso all'acqua potabile nella quantità e nella qualità essenziali per la vita, un uso e una "valorizzazione" sostenibile delle risorse idriche, attraverso l'educazione e il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, e la fine dei conflitti legati all'acqua. Risulta, quindi, necessario riportare nella sfera dei diritti, cioè in quella pubblica, i servizi idrici, adottando modelli e strategie di gestione partecipate, democratiche e solidali.
Noi, come associazione di Ingegneria Senza Frontiere e come aderenti alle reti dei forum sull'acqua ci opponiamo all'attuale processo di privatizzazione dei servizi idrici, in quanto contrario ai nostri principi di pace, libertà e giustizia sociale, fondamento della nostra associazione.
Da questa esigenza, comune all'insieme di associazioni e realtà italiane impegnate per l'acqua, nasce la proposta di legge di iniziativa popolare "Acqua bene comune", tema di discussione dell'incontro promosso.
Ingegneria Senza Frontiere
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