Crescita dei prezzi ed emergenza alimentare: come garantire la sovranità alimentare dei più poveri?
Uno sguardo dall’India e un confronto con le esperienze bolognesi della filiera corta.
Al Vag 61 parleremo con l’ecologista ed attivista indiano Dot. Debal Deb della grave situazione che sta attraversando l’agricoltura a livello mondiale. Approfitteremo della sua presenza a Bologna per capire cosa sta succedendo in India e quali strategie si devono mettere in campo per affrontarla. Parleremo insieme al dot. Deb e alla associazione bolognese Campi Aperti di agricoltura biologica, difesa della biodiversità, sovranità alimentare e filiere corte.
Questo incontro sarà un occasione di confronto tra diverse strategie di promozione della piccola agricoltura biologica che si sviluppa su un territorio per quel territorio.
VI INVITIAMO A PARTECIPARE MARTEDI 27 MAGGIO 2008 PRESSO IL VAG 61, VIA PAOLO FABBRI. Dalle ore 21, dopo il mercatino dei produttori biologici e la cena sociale a 3 €
Interverranno
- Dott. Debal Deb, ecologista e direttore della Ong indiana CIS
- Michele Caravita, presidente dell'associazione CampiAperti
- Piccoli produttori biologici che animano i mercati proposti dall'associazione CampiAperti
Modera i lavori Tullio Maccarrone, cooperativa Ex Aequo Bologna
Presentazione del Dot. Debal Deb
Il Dot. Debal Deb è un biologo, con un dottorato in ecologia all’Università di Calcutta e uno in economia ecologica all’Università di Berkley. Nella sua lunga attività di ricercatore e consulente ha pubblicato diversi articoli e libri su diversi temi legati alla biodiversità (vedi CV e presentazione di Navdanja). Nel 1997 ha fondato una piccola Ong di cui è tutt’ora il direttore. Di seguito una breve presentazione dell’attività della Ong:
Nel 1997 in seguito al peggioramento dell’erosione della biodiversità del riso nel Bengala Occidentale, la Ong CIS (Center for Interdisciplinary Studies) crea Vrihi: la prima banca delle sementi di riso messa a disposizione dei contadini dello stato. Vrihi è nata come partner di un più ampio movimento nazionale per la conservazione delle coltivazioni tradizionali in India, promosso e sostenuto da Vandana Shiva e dalla sua Ong RFSTE (Research Foundation for Science, Technology and Ecology). La banca delle sementi del riso Vrihi ha raccolto in 10 anni 970 varietà di riso dai diversi distretti del Bengala Occidentale e le ha rimesse in circolazione attraverso lo scambio gratuito tra contadini. I contadini possono accedere liberamente a una delle sedi di Vrihi (ce ne sono due principali e altre 4 ospitate presso altre Ong bengalesi), prendere dei semi fondativi di varietà che bene si adattano alle caratteristiche morfologiche e climatiche del terreno da loro coltivato e lasciare altre varietà che hanno sviluppato nel tempo. In questo modo CIS riesce a promuovere non solo la coltivazione con metodi biologici delle varietà locali di riso ma a ricreare la tradizione dello scambio di semi.
Nel 2002 CIS crea un centro di ricerca sui metodi di agricoltura biologica applicati alle varietà locali di riso raccolte attraverso la banca del seme, chiamata Vashuda. Il centro Vashuda vuole rappresentare una fattoria modello dove i contadini possono apprendere le tecniche necessarie per svillupare sui propri campi l’agricoltura biologica. Attraverso incontri formativi sia teorici che sul campo, i contadini vengono in un primo momento coscientizzati e in seguito aiutati a replicare le tecniche apprese. In questi anni il centro Vashuda ha sviluppato tecniche di compostaggio, di lotta biologica agli insetti e alle malattie, di raccolta e recupero delle acque, ha studiato le proprietà morfologiche delle varietà di riso, promosso la rotazione delle colture, ha sviluppato un modello sostenibile di housing e ne ha diffuso i risultati presso i contadini del Bengala Occidentale. Tale diffusione è stata possibile grazie a un sistema di formazione presso i villaggi e all’interno dello stesso centro Vashuda.
L’incontro al Vag
L’idea per l’incontro è quella di partire da una anlisi dell’attuale crisi alimentare dovuta all’innalzamento dei prezzi delle materie prime. Debal ci può introdurre al problema generale e poi approfondire brevemente la situazione specifica dell’India. La parte più interessante riguarda però le possibili soluzioni per affrontare la crisi. Qui entra in gioco l’associazione campi aperti e i contadini. Mi piacerebbe che Debal e voi vi confrontaste sulle strategie che ognuno ha messo in campo. Voi potete portare l’esperienza della filiera corta (mercatini e gas) e lui il lavoro di convincimento e supporto alla conversione al biologico. In sintesi la cosa è questa. Poi se riesco a coinvolgere qualche Ong bolognese sarebbe interessante capire se quello della filiera corta può essere un modello da replicare anche in progetti agricoli per i paesi in via di sviluppo.
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