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6-9 ottobre 2011
“ Qualche anno fa, alle paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabili, erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di arrivare e vincere.
Mentre correvano, un atleta cadde sull’asfalto, fece un paio di capriole e cominciò a piangere.
Rallentarono e guardarono indietro..... tutti.
Una ragazza con la Sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a dire: “Adesso stai meglio?”
Solo allora i nove si abbracciarono e camminarono verso la linea del traguardo.
Tutti nello stadio si alzarono e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti.
Persone che erano presenti raccontano ancora la storia. Perchè? Perchè dentro di noi sappiamo che la cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi.
La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa.”