Amnesty International
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Più diritti, più sicurezza

Torture, “sparizioni”, arresti arbitrari, detenzioni senza processo, legislazioni inique…
15 gennaio 2007

... è il campionario di violazioni dei diritti umani con cui, dal 2001, viene condotta la cosiddetta “guerra al terrore”. Il suo dichiarato obiettivo, la sicurezza globale, è lungi dall’essere raggiunto.

Al contrario, il profondo disprezzo per i fondamentali diritti umani che emerge dalle immagini delle torture nel carcere iracheno di Abu Ghraib o dallo scandalo europeo delle rendition (i trasferimenti aerei illegali di persone sospettate di terrorismo, destinate a centri di tortura), stanno trasformando il mondo in un luogo sempre meno sicuro, in una “fabbrica del rancore” in cui disperazione, frustrazione, rabbia e intolleranza rischiano di produrre effetti micidiali.

Negli ultimi anni, Amnesty International ha accompagnato la sempre più crescente mobilitazione della società civile contro le strategie della “guerra al terrore” e ha sollecitato, in alcuni casi ottenendo importanti risultati, istituzioni che, in vari paesi, hanno cancellato leggi che favorivano il ricorso alla tortura o espulsioni senza garanzie per il rispetto dei diritti umani.

Con questa campagna, Amnesty International vuole spingere i governi e l’opinione pubblica a ripensare alle strategie fallimentari della “guerra al terrore” e convincerli che il rispetto dei diritti umani è la condizione essenziale, e non un ostacolo, verso il raggiungimento di un’autentica sicurezza globale.